OMS: "Troppa disparità nelle vaccinazioni". Mancano le dosi nei paesi poveri

OMS: "Troppa disparità nelle vaccinazioni". Mancano le dosi nei paesi poveri
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Di Debora Gandini
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L'82% delle dosi di vaccino è andato finora ai paesi a reddito medio-alto. Solo lo 0,3% ai paesi poveri. Secondo l'OMS serve un sistema sanitario più resiliente

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Sono oltre un miliardo le dosi di vaccino anti-Covid somministrate finora in tutto il mondo. Con un forte divario tra i paesi a reddito medio-alto dove sono destinate l'82% delle fiale e i paesi poveri. Qui la percentuale cala drasticamente allo 0,3 per cento, come emerso dall’ultimo report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in una conferenza online ospitata dal Portogallo.

"La crisi dovuta al Covid-19 ha fatto emergere la necessita urgente di sistemi sanitari più resilienti, ha sottolineato Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore generale dell’OMS. Sistemi in grado di garantire disponibilità ininterrotta di vaccini, ed un equo accesso ai farmaci e alle cure mediche."

OMS: troppa disparità nelle vaccinazioni

Secondo il rapporto dell’Organizzazione solo il 6% dei brasiliani è stato completamente vaccinato. Un numero troppo basso per il Brasile che ad oggi conta circa 400 mila morti, 100 mila nel solo mese di aprile. Nonostante gli ultimi segnali indicano un rallentamento della curva dei contagi, i medici temono una nuova ondata. “Se tutti facessero la loro parte potremmo uscire dalla pandemia molto presto, ci spiega un giovane brasiliano. Questa sarà una lezione per il futuro, per sapere come prenderci cura di noi stessi in modo migliore.”

Intanto a fare paura ora sono anche le varianti. Quella brasiliana è stata identificata anche in otto zone del Perù. Secondo i funzionari, è presente in circa il 40% dei nuovi casi. Nel Paese i positivi sono quasi due milioni, le autorità sanitarie premono perché si deve accelerare la campagna di vaccinazione.

Cuba e il vaccino prodotto sull'isola

A Cuba, un paese con una popolazione di 11 milioni di abitanti, nelle scorse settimane le infezioni hanno raggiunto il picco con quasi seimila casi. Il governo si dice fiducioso sull’efficace di Sovereign 2 uno dei quattro vaccini formulati e prodotti autonomamente sull’isola. Gli scienziati cubani pensano che il governo probabilmente distribuirà alcune dosi ai paesi a basse risorse. Una decisione in linea con la volontà del Paese di rafforzare le relazioni internazionali donando risorse medicali e inviando personale sanitare per affrontare le crisi di salute pubblica all'estero.

I ricercatori cubani hanno preferito puntare sulle proprie risorse invece che fare affidamento sull'iniziativa internazionale COVAX. Il programma internazionale globale per la distribuzione equa dei vaccini ha distribuito finora oltre 40 milioni di dosi. Tra i paesi coinvolti Yemen, Costa Rica, Suriname, Nepal, Barbados, Montenegro, Tuvalu, El Salvator, Ecuador, Colombia, Brasile, Eswatini, Nicaragua. Covax è promosso dall’Oms, Gavi (l’Alleanza globale per i vaccini), Cepi e Oms e partecipato dall’Unicef, a sostegno di 190 paesi.

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