Dopo 185 giorni sulla Stazione Spaziale Internazionale, sono rientrati a casa i membri dell'equipaggio di Expedition 64
Dopo 185 giorni nello spazio, i tre astronauti di Expedition 64, la missione di lunga durata inizita il 21 ottobre scorso, hanno rimesso piede sulla terra, in Kazakistan dove era previsto lo sgancio della Sojuz MS-17, a oggi la capsula che ha compiuto il viaggio di andata Terra-Stazione Spaziale nel minor tempo, 3 ore e 3 minuti dal liftoff.
I tre membri dell'equipaggio sono stati aiutati a uscire dalla navicella per essere sottoposti agli esami medici di rito. La Sojuz è protetta da uno scudo che viene sganciato una volta superata l'atmosfera. Il modulo di discesa, coperto da un rivestimento termo-resistente, è utilizzato per il rientro sulla Terra. Viene rallentato inizialmente in atmosfera da dei paracadute che, in seguito, lasciano il posto al paracadute principale in grado di frenare ulteriormente la corsa della navetta.
Nel tweet: "Il team di controllo di Expedition 64, tra cui il direttore di volo Marcos Flores (in piedi) e Cápcom Zena Cardman alla sua destra, sono nel Centro di Houston per monitorare il ritorno dell'astronauta della Nasa Kate Rubins e dei suoi due compagni di equipaggio russi".
Nei poco più di 6 mesi di missione, il team spaziale, composto dall'ingegnere di volo della Nasa Kate Rubins e dai due cosmonauti Sergei Ryzhikov e Sergei Kud-Sverchkov, si è cimentato in numerose ricerche scientifiche ed esperimenti.
Rubins ha competato il suo secondo volo, con 300 giorni cumulativi nello spazio.