Lo spazio: grandi imprese e grandi idee, a volte anche da luoghi insospettabili

D-Orbit: preparazione di una nuova missione
D-Orbit: preparazione di una nuova missione   -  Diritti d'autore  D. Malcangi
Di Diego Malcangi

È in Lombardia, a Fino Moprnasco, l'azienda leader della logistica nello spazio. Avviata dieci anni fa, la D-Orbit si è specializzata nella messa in orbita di piccoli satelliti

Lo spazio: grandi ambizioni, investimenti miliardari, stati che collaborano e nello stesso tempo si contendono il successo. Poi anche grandi investimenti privati, nuovi vettori e nuove ambizioni.

Ma inizia anche da posti piccoli piccoli sulla terra, come Fino Mornasco, in provincia di Como: qui c'è la D-Orbit, che ha appena compiuto dieci anni e che è la prima tra le aziende di logistica nello spazio. 

Furono in quattro a fondare l'azienda un decennio fa, ora fanno già lavorare un centinaio di persone e sono leader in questo settore specifico, che hanno anticipato nelle sue caratteristiche rivoluzionarie. 

Perché per la messa in orbita di grandi satelliti, dalla progettazione all'inizio dell'operatività, ci vogliono solitamente almeno cinque anni. Ora si è aperto un grande mercato parallelo, che consente di mettere in orbita rapidamente migliaia di piccoli satelliti. 

Dice Renato Panesi, che di D-Orbit è co-fondatore e CCO (Chief Commercial Officer): 

"Il mondo new space, di cui facciamo parte, sta un po' cambiando le regole del gioco. I cicli di vendita, i cicli di progettazione e di produzione sono molto più rapidi: noi adesso, per un satellite con un'aspettativa di vita di cinque anni in orbita... siamo in grado di produrlo in sei mesi. Dopodiché c'è una campagna di lancio che, a seconda del veicolo che utilizziamo, può durare da un mese a massimo due, dopodiché c'è il lancio e ci sono le operazioni in orbita che durano per tutti i cinque anni di vita della missione".

Oltre all'attività consueta di un satellite, per test di materiali o per far funzionare gli strumenti a bordo, il satellite realizzato a Fino Mornasco, l'Ion, è anche un porta-satelliti: 

"Il nostro Ion viene lanciato con i satelliti dei clienti a bordo - spiega ancora Panesi - una volta rilasciato dal lanciatore, la sua missione consiste nell'effettuare manovre orbitali - quindi cambiare quota, cambiare inclinazione, cambiare piano orbitale - e rilasciare i satelliti dei clienti ognuno nella sua posizione orbitale. Quindi è una sorta di taxi che porta i passeggeri a bordo esattamente dove devono andare".

L'altra attività di questa azienda, quella per cui era nata, è la pulizia dello spazio: cioè portare i vecchi satelliti a distruggersi nell'atmosfera, senza lasciar cadere frammenti a terra. Ed è anche il destino dell'Ion con i suoi ospiti. Al momento ce n'è uno nello spazio, uno in azienda per i test e uno in fase di creazione per una nuova missione.

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