Ministri europei in visita a Tripoli, Di Maio: "via mercenari da Libia"

Ministri europei in visita a Tripoli, Di Maio: "via mercenari da Libia"
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Di Antonio Michele Storto
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Germania, Francia e Italia hanno rivendicato un ruolo di primo piano nella formazione dell'esecutivo che porterà il paese verso le elezioni di dicembre

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Ad appena qualche giorno dall'istituzione di un nuovo governo di unità nazionale che porterà la Libia verso le elezioni di dicembre, una delegazione di ministri degli Esteri dei paesi europei, tra i quali l'Italiano Luigi di Maio, è arrivata a Tripoli per portare il sostegno dell'Unione al nuovo esecutivo guidato da Abdelhamid Dbeibah.

Germania, Francia e Italia hanno rivendicato un ruolo di primo piano nella mediazione dell'accordo che ha portato alla formazione del nuovo governo e alo stop alla guerra civile.

"Nei nostri contatti con le autorità libiche - ha sottolineato il ministro degli esteri francese Jean Yves le Drian -  abbiamo trasmesso un messaggio semplice: l'Unione europea è al fianco del nuovo esecutivo, per aiutarlo a portare avanti la transizione democratica che il popolo libico sta aspettando. La Libia potrà finalmente voltare pagina rispetto a questi lunghi anni di crisi, che hanno diviso il paese e messo a dura prova il suo popolo".

Sul tavolo c'era soprattutto l'urgenza di fermare la guerra civile tra Cirenaica e Tripolitania che per il momento la formazione del nuovo governo pare aver soltanto  congelato. 

"Sul versante militare - ha dichiarato Di Maio - riteniamo prioritaria la completa attuazione dell'accordo sul cessate il fuoco, a partire dalla riapertura della strada costiera Sirte-Misurata, dal ritiro di tutti i combattenti e mercenari stranieri dal Paese e l'avvio della Missione di Monitoraggio e Verifica del cessate il fuoco sotto egida Onu". 

Il riferimento è ovviamente ai contractor che Turchia e Russia hanno dispiegato sui lati opposti del conflitto. 

"La Libia - ha aggiunto il titolare della Farnesina - ha oggi un Governo unificato, legittimato dal Parlamento e nel pieno delle proprie funzioni. Si tratta di un risultato che, fino a pochi mesi fa, sembrava irraggiungibile e che invece è divenuto realtà grazie alla volontà dei libici e agli incessanti sforzi delle Nazioni Unite, che l'Italia e l'Europa hanno sostenuto senza esitazioni, nella convinzione che non potesse esserci nessuna soluzione militare alla crisi libica. Ci auguriamo che il governo possa ora concentrarsi su alcuni obiettivi prioritari, a partire dall'organizzazione delle elezioni il 24 dicembre prossimo",

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