Il ministro degli Esteri britannico Raab: "È inaccettabile, dovrebbe tornare subito dalla sua famiglia in Regno Unito"
E' comparsa nuovamente in tribunale a Teheran Nazanin Zaghari-Ratcliffe, la cittadina anglo-iraniana, arrestata nell'aprile 2016 all'aeroporto, mentre tornava a Londra, dopo aver visitato la famiglia in Iran e condannata per spionaggio. Da pochi giorni è agli arresti domiciliari a Teheran, in attesa di questo nuovo processo, per propaganda contro il sistema.
Il ministro degli Esteri britannico, Dominic Raab, ha definito "inaccettabile" il fatto che l'Iran continui a prendersela con la donna, "che dovrebbe invece ritornare subito dalla sua famiglia in Regno Unito. Continuamo a fare il possibile per sostenerla", ha aggiunto.
Il marito di Nazanin, Richard, lotta da anni perché sua moglie venga liberata e possa finalmente tornare a casa da lui e dalla figlia. La 42enne si è sempre dichiarata innocente, così come Londra ha da sempre contestato le accuse mosse da Teheran, provocando tensioni tra i due Paesi.
La vicenda
Zaghari-Ratcliffe, cooperatrice umanitaria per la Thomson Reuters Foundation, è stata arrestata nell'aprile 2016, mentre era in visita alla famiglia con la figlia Gabriella, che oggi ha sei anni e vive in Inghilterra con il padre. Ai tempi la piccola aveva 22 mesi e si trovava proprio con la madre in Iran.
Nazanin è stata fermata dai pasdaran in aeroporto, mentre si preparava a ripartire per il Regno Unito, con l'accusa di complottare un "golpe di velluto" nel Paese degli Ayatollah. Ad aver destato i sospetti nella Guardia rivoluzionaria potrebbero essere stati i suoi contatti con alcuni esponenti dell'opposizione al regime.
Zaghari-Ratcliffe ha scontato gran parte della pena nel carcere di Evin, da cui è uscita quando le sono stati concessi i domiciliari, a causa della pandemia di Covid. Si trova attualmente nella casa dei suoi genitori.