Donne in piazza in tutto il mondo contro le violenze quotidiane

Donne in piazza in tutto il mondo contro le violenze quotidiane
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Di Paolo Alberto Valenti
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Non solo a Parigi ci sono stati concentramenti per reclamare più tutela delle donne in ogni momento della loro vita. La condizione femminile non solo nelle periferie del mondo resta facile preda di ogni violenza

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Centinaia di manifestanti si sono riuniti a Place de la Republique a Parigi per protestare contro la violenza sessuale e di genere. La Giornata internazionale contro i femminicidi è stata all'insegna della solidarietà verso le vittime della brutalità che sono diventate ancor di più negli ultimi mesi.

Le misure prese fino ad ora non bastano

"È lecito essere sessisti ed è ancora lecito essere violenti con le donne? Fortunatamente ci sono state lotte e fortunatamente ci sono state mobilitazioni molto significative in tutto il mondo sul tema, ma è chiaro che le misure che sono state messe in campo finora risultano insufficienti": contesta a viva voce Murielle Guilbert, delegata generale del sindacato Solidaires.

Il Ministero francese per l'uguaglianza

Un tweet del ministero francese per l'uguaglianza afferma che "una donna ogni due giorni muore a causa della violenza di un partner o ex partner". Il governo ha aperto i numeri per l' emergenza e i siti web che chiunque può contattare per ricevere supporto, in particolare durante il confinamento.

Proteste in Ucraina

Nel frattempo in Ucraina un'attivista solitaria del movimento Femen ha chiesto al Paese di ratificare la Convenzione di Istanbul. Trentaquattro Stati membri hanno firmato il trattato sui diritti umani del Consiglio d'Europa contro le violenze domestiche. Per l'attivista in favore delle donne Anna Alyain " la violenza contro le donne è alla stregua della violazione dei diritti umani ed è una discriminazione nei loro confronti. La Convenzione di Istanbul vi aderisce. Oggi chiederemo che l'Ucraina ratifichi finalmente questa convenzione".

Preteste anche in Turchia

E migliaia di donne in Turchia hanno ingrossato le manifestazioni pacifiche che si sono viste nelle grandi città. A livello ufficiale in tutti i paesi c'è la convinzione che la pandemia abbia incrementato le violenze domestiche.

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