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Luna N°5: uno "scultore di aromi" francese riproduce il profumo della Luna

L'odore di luna, prodotto da Michaël Moisseeff
L'odore di luna, prodotto da Michaël Moisseeff Diritti d'autore  AFP Video
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Di Cinzia Rizzi Agenzie: AFP
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La Cité de l'Espace di Tolosa ha chiesto a Michaël Moisseff di fabbricare l'odore del satellite. Tra note metalliche, carbonacee e sulfuree, non è proprio un profumo per tutti!

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Siamo in un piccolo borgo vicino a Tolosa, nel sud della Francia, ed è qui che Michaël Moisseeff, 66enne genetista di formazione, ha raccolto la sfida della Cité de l'Espace, il parco a tema dedicato allo spazio: riprodurre il profumo... della Luna!

Moisseeff ha dedicato la sua vita a svelare i misteri dell'olfatto e a produrre ogni sorta di profumo, fragranza e odore, a partire da molecole. Ma questa era la prima volta che gli veniva fatta una richiesta così particolare. 

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Michaël Moisseeff sente il suo profumo di Luna AFP Video

"Un odore è formato da piccoli frammenti di materia, molecole che circolano nell'aria ed entrano nel naso, attraverso le narici", spiega il francese. "Vanno su nella fossa nasale, dove si trovano dei sensori, che sono tante piccole serrature, diciamo. Le molecole di odore sono quindi delle piccole chiavi. Abbiamo una chiave, ad esempio, chiamata vanillina, che finisce nella sua piccola serratura, fa contatto e allora ti dici 'oh, sento odore di vaniglia!'. E poi ce n'è un altro, l'anetolo, che quando arriva lassù... Clac, la chiave non gira, non è la stessa serratura! Clac. 'Oh, profuma di Sambuca, è l'ora dell'aperitivo allora!' ".

Ma qual è l'odore della Luna?

Visto che questo "scultore di aromi" - come ama definirsi - non è potuto andare sulla Luna ("La Cité de l'espace di Tolosa non ha voluto pagarmi il viaggio", ha detto), si è basato sulle descrizioni degli astronauti che un piede sul satellite ce l'hanno messo

Niel Armstrong, a causa della mancanza di ossigeno sulla Luna, ovviamente non riusciva a sentire alcun odore, ma una volta tornato nella navicella ha descritto ciò che ha sentito sulla sua tuta spaziale, come un odore di "polvere da sparo bruciata dei vecchi fucili"

E allora Moisseeff ha deciso di far esplodere, nella sua casa-laboratorio di Montégut-Lauragais, polvere da sparo nelle sue pentole e, dopo vari tentativi falliti e qualche rischio di troppo, è riuscito a catturare un deposito di bruciato sul fondo, che lo ha ispirato. Da qui è nato il profumo di Luna, con note metalliche, carbonacee e sulfuree. Non proprio una fragranza da indossare tutti i giorni...

Video editor • Cinzia Rizzi

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