La "lontana Russia" non si arrende: Khabarovsk continua la sfida a Putin

La sfida continua.
Per il quinto fine settimana consecutivo, a Khabarosvk, città di 600.000 abitanti all'estremo oriente della Russia, al confine con la Cina, si sono tenute manifestazioni a sostegno del governatore della regione Sergei Furgal, ora in stato di detenzione per presunti caso di omicidio di cui sarebbe stato il mandante una ventina di anni fa.
6.000 km di distanza... politica
I manifestanti chiedono che il governatore Furgal sia rilasciato o almeno che venga processato a Khabarovsk e non a Mosca, dove - temono - non avrebbe un processo equilibrato e giusto.
Le proteste hanno comunque assunto un'impronta chiaramente anti-Cremlino. Qui Mosca sembra troppo lontana, quasi un altro paese. Del resto è a oltre 6.000 km di distanza...
Fonti indipendenti affermano che circa 50.000 di persone sono scese di nuovo in strada.
Per le autorità, appena 3.000.
Sorprendentemente vincitore delle elezioni regionali di un anno e mezzo fa, Furgal è stato rimosso il mese scorso da Putin per "perdita di fiducia" nella sua capacità di governare la regione di Khabarovsk e, al suo posto, è stato nominato un altro governatore più "amichevole".
A Furgal sono state formulate accuse di presunti omicidi, ma l'ex funzionario respinge ogni addebito.
La voce dei cittadini
I cittadini vogliono far sentire, alta, la loro voce.
L'imprenditore Evgeny Savinov spiega:
"Le autorità non hanno il diritto di dettare al popolo le loro condizioni illegali, i loro ordini illegali. il popolo ha sempre ragione. E questo è tutto, questa protesta lo conferma. La protesta non farà che aumentare e si diffonderà in tutta la Russia. Le autorità subiranno ciò che meritano. Stiamo cominciando".
La pensionata Marina Vertkova:
"Abbiamo bisogno di azioni, non solo di parole vuote, bisogna agire. Prima di tutto ci dovrebbe essere un processo equo qui a Khabarovsk e ci dovrebbe essere almeno una risposta da parte di Mosca. Dobbiamo lottare, non possiamo fare finta di niente, non è giusto".
Ma come risponderanno i russi?
Diversi attivisti russi anti-Putin, nel frattempo, stanno organizzando per sabato prossimo una grande manifestazione a favore dei diritti umani in tutta la Russia.
Nelle scorse settimana, manifestazioni "gemelle" a quelle di Khabarovsk si erano tenute anche in altre città russe, come ad esempio San Pietroburgo.
Ma come risponderanno i russi all'invito a protestare contro lo Zar Putin?