A Mosca l'opposizione in piazza contro Putin che vuole rendere eterno il suo potere

Sono entrati in vigore gli emendamenti alla Costituzione russa voluti da Putin, approvati dal Parlamento e poi oggetto di un controverso plebiscito che si è celebrato con ampia soddisfazione del Presidente. La riforma costituzionale permetterà a Putin di candidarsi alle presidenziali del 2024 e addirittura a quelle del 2030. Ma anche se venisse sostituito da un altro presidente quest'ultimo si ritroverà spianata una nuova carriera infinita nelle stanze del Cremlino.
Una opposizione imbufalita
Sfidando le restrizioni del lock-down l'opposizione è scesa in piazza a Mosca. " Credo che questo voto sia stato un inganno fraudolento nei confronti del popolo. Una violenza perversa verso tutti i cittadini" : ha tuonato il coordinatore del Fronte della sinistra russo Sergei Udaltsov. " Ad essere sincero, non ho visto una cosa così vergognosa in tutta la mia vita. Questo non è un voto sugli emendamenti costituzionali, questo è un vero circo, una messinscena e la votazione, una frode contro gli elettori, tutti lo hanno visto" gli ha fatto eco un altro attivista indignato.
Una manifestazione seguita da molti reporter e molto composta
Gli edifici sensibili nella zona del Cremlino erano stati intanto transennati dalla polizia ma non si sono registrati scontri. I cambiamenti costituzionali espandono i poteri del parlamento, stabiliscono la supremazia della legge di base russa sulla legislazione internazionale, presentano l'istituzione del matrimonio come unione di un uomo e una donna e confermano che il paese tutela la verità storica e onora gli sforzi dei difensori del Patria.