A nulla sono valsi i richiami delle autorità e le minacce di accuse per istigazione al terrorismo verso i manifestanti violenti
Da Boston a Washington i manifestanti hanno ignorato il coprifuoco imposto dalle autorità e sono scesi in strada per continuare le proteste. A nulla sono serviti i richiami all'ordine e neppure alcuni sviluppi delle indagini sulla morte di George Floyd che hanno dimostrato come la vittima e l'ormai ex poliziotto che con il suo comportamento ne ha provocato la morte, si conoscessero e avessero una storia di screzi personali. La polizia di Minneapolis è stata accusata di non aver fatto tutto il possibile perché le responsabilità della morte dell'uomo venissero alla luce.
Si sono avute proteste un po' in tutti gli Stati Uniti. In alcuni casi sono parse molto ben organizzate, ma è indubbio che i precedenti eccessi delle forze dell'ordine, gli stessi che avevano portato alla formazione del movimento "black lives matter", le vite dei neri sono importanti, abbiano esasperato gli animi.
La situazione in molte località rischia di sfuggire di mano. In Minnesota un camion sembra essersi diretto deliberatamente fra i manifestanti anche se non sono state registrate vittime.
La Casa Bianca ha accusato chi manifestava violentemente di istigazione al terrorismo senza dimenticare che la difficile situazione sanitaria del paese, e la disoccupazione che ne è conseguita, e che ha toccato vette altissime e stabilmente a due cifre, rappresentano un rischio aggiuntivo.
Vari governatori hanno richiamato in servizio la guardia nazionale e sinora oltre 1400 persone sono state arrestate. in meno di una settimana.