Italia: Bergamo in ginocchio, SOS dei sindaci

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Diritti d'autore PIERO CRUCIATTI/AFP
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Di Salvatore Falco
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"Fermiamoci davvero". È l'appello lanciato da circa 250 sindaci della bergamasca di fronte all'ecatombe che si sta consumando nella provincia lombarda. L'Italia sta per superare la soglia dei 40mila contagi.

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A Bergamo si inizia a parlare di generazione cancellata dal covid 19. Il governo chiude i parchi e consente lo sport solo vicino casa, ma ora la discussione è sull'apertura delle fabbriche. Si allunga l'elenco degli operatori sanitari contagiati dal coronavirus: secondo i dati dell'Istituto Superiore di Sanità, sono oltre 3.600 i positivi. Un bollettino di guerra: quasi un malato su 10 in Italia ha il camice. In Lombardia altri 546 morti in 24 ore.

Il bollettino del 21 marzo: 793 morti in 24 ore

Appello di 243 sindaci bergamaschi: "Fermiamoci davvero"

"È arrivato il momento di fermarci, ma per davvero. Confidiamo in voi": è l'appello firmato dai 243 sindaci dei Comuni Bergamaschi, a partire dal primo cittadino di Bergamo Giorgio Gori, inviato al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al governatore lombardo Attilio Fontana. "Al momento - spiegano - riteniamo che l'adozione di coraggiosi nuovi provvedimenti restrittivi possa rappresentare l'unica ed auspicabile soluzione per una tragedia che sembra oggi, che i contagi aumentano inesorabili, non avere fine".

Vescovo Bergamo, tutti avranno un funerale

Tutti i morti di Bergamo e provincia avranno un funerale. È il proposito del vescovo della città, Francesco Beschi, intervistato dal Corriere della Sera. "Penso a una celebrazione per tutti i defunti della nostra diocesi - afferma - a una celebrazione in ogni parrocchia per tutti i defunti della comunità. Poi ogni famiglia si accordera' con il parroco per una celebrazione per il proprio caro".

I camion dell'esercito trasportano 50 feretri a Ferrara, altri 70 erano già partiti

Una colonna militare si è messa in viaggio da Bergamo con 50 bare che sono state portate a Ferrara. Una settantina i feretri destinati ad altre regioni del Nord.

Apre a Cremona il primo ospedale da campo

Con il primo paziente ricoverato in terapia intensiva da oggi pomeriggio è operativo il primo ospedale da campo in Italia. Si tratta di quello allestito in tempi da record, 36 ore, davanti al nosocomio di Cremona e donato da Samaritan's Pursue, una organizzazione umanitaria cristiana evangelica statunitense, che con i suoi medici e le sue attrezzature si è messa a disposizione per dare una mano e salvare vite in una delle zone più colpite dal Coronavirus.

La struttura, composta da 15 tende per ospitare 60 letti per pazienti positivi ma non gravi e altri 8 in rianimazione, un laboratorio analisi e una sala per le radiografie, una farmacia e tutti i servizi necessari, nel giro di pochi giorni funzionerà a pieno regime.

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