Il presidente del Consiglio europeo risponde alla lettera del premier britannico, che si diceva disposto a un accordo per il divorzio, ma senza backstop
Donald Tusk ringrazia, ma rispedisce al mittente. Il presidente del Consiglio europeo risponde alla lettera inviata da Boris Johnson, nella quale il premier britannico chiedeva un nuovo accordo di uscita dall'Unione, ma senza backstop.
"Il backstop è un'assicurazione per evitare un confine rigido sull'isola d'Irlanda, finché non viene trovata un'alternativa. Chi è contro il backstop, ma non propone alternative realistiche, sostiene il ristabilimento di un confine", ha twittato Tusk.
La lettera di Johnson
Nella lettera Johnson riaffermava la sua opposizione alla disposizione sull'Irlanda, contenuta nell'accordo trovato dal precedente governo di Theresa May, nel quale si prevede che, in mancanza di una soluzione migliore, dopo un periodo transitorio di due anni, tutto il Regno Unito rimanga nell'Unione doganale. Il premier proponeva di sostituire l'antidemocratico backstop - come lui stesso lo definisce - con un "impegno giuridicamente vincolante" a non costruire infrastrutture o effettuare controlli alla frontiera tra Irlanda del Nord e Repubblica d'Irlanda, a condizione che Bruxelles si impegni a fare lo stesso.