Hong Kong: dipendente del consolato britannico scomparso in Cina

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Di Euronews
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L'uomo sarebbe stato arrestato mentre si trovava a Shenzen per motivi di lavoro. Il governo britannico si è detto "estremamente preoccupato"

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Il governo britannico si è detto "estremamente preoccupato" per la scomparsa di Simon Cheng Man-Kit, un cittadino 28enne di Hong Kong che lavora per il consolato britannico nell'ex colonia.

L'8 agosto l'uomo si era recato per motivi di lavoro nella vicina Shenzen, città cinese al confine con Hong Kong: sarebbe dovuto tornare a casa in giornata ma le autorità cinesi lo avrebbero arrestato prima che passasse il confine. La sua scomparsa è stata denunciata dalla fidanzata. La polizia di Hong Kong ha aperto un'indagine sul caso.

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"Il 9 agosto - ha detto il portavoce della polizia - abbiamo ricevuto un rapporto relativo alla scomparsa di una persona, ma per motivi di privacy non abbiamo potuto rivelare troppi dettagli. E il caso è attualmente oggetto di indagin. Finora la polizia di Hong Kong non ha ricevuto alcuna notifica da parte delle autorità cinesi, come avviene di solito in questi casi nell'ambito del meccanismo di notifica reciproca".

Da Pechino non è ancora arrivato nessun commento sul nuovo caso diplomatico, che si inserisce in un contesto già infuocato dalle proteste delle ultime settimane a Hong Kong. A tal proposito il governo cinese ha criticato la decisione di Facebook e Twitter di bloccare quasi un migliaio di account, accusati dai due social di screditare le proteste e di manipolarle attraverso false informazioni.

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