Nel 2019, 36 membri della comunità indigena Nasa sono stati assassinati
In Colombia, la comunità indigena Nasa è stata nuovamente presa di mira. Martedì, l'ultimo saluto a Eugenio Tenorio, 46 anni e Kevin Mestizo, 23, i due uomini assassinati sabato scorso a Cauca, dipartimento fortemente segnato dal conflitto colombiano e conteso da gruppi armati, a causa della sua posizione strategica per portare la cocaina fuori dal Paese.
Gli autori di questi omicidi sarebbero dei dissidenti dell'ex guerriglia delle FARC, che non hanno aderito all'accordo di pace firmato nel 2016 con il governo di Bogotà.
ONU: "Agite con urgenza, per proteggere Nasa"
Questi nuovi omicidi sono stati condannati dall'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani in Colombia, che chiede allo Stato di agire "con urgenza" per proteggere fisicamente e culturalmente Nasa.
Da inizio anno, infatti, 36 membri di questa comunità indigena sono stati assassinati e altri cinquanta minacciati.
Dal 2016, oltre 700 leader sociali uccisi
Nasa ha pagato pesantemente per molti anni in Colombia, per la sua opposizione alla presenza sul proprio territorio di gruppi armati o multinazionali, che volevano impossessarsi della loro ricchezza naturale. Ciò che sta vivendo questa comunità indigena riflette una situazione ancora più preoccupante a livello nazionale: dalla firma dell'accordo di pace con le FARC quasi tre anni fa, oltre 700 leader sociali e difensori dei diritti civili sono stati assassinati nel Paese sudamericano, secondo l'ong Indepaz. Tra loro ci sono molti indigeni, funzionari eletti o attivisti impegnati nel recupero delle terre rubate, nel ritrovamento dei dispersi, nella lotta alla deforestazione.