I crimini per i quali Shala è accusato sarebbero stati commessi approssimativamente tra il 17 maggio 1999 e il 5 giugno 1999 contro persone che erano detenute nella fabbrica metallurgica di Kukës, nel nord dell'Albania
Martedì i giudici delle Camere speciali per i crimini commessi in Kosovo presso il tribunale dell'Aja hanno condannato l'ex membro dell'Esercito di liberazione del Kosovo (Uck) Pjetër Shala a 18 anni di reclusione. L'uomo è accusato di crimini di guerra commessi durante il conflitto del 1999-2000.
A riferirlo una nota delle Camere speciali, precisando che Shala è stato condannato per i crimini di detenzione arbitraria, tortura e omicidio. Il sessantenne si è dichiarato innocente durante tutto il processo, secondo i suoi avvocati Shala non era presente quando sono stati commessi i crimini, nè vi ha partecipato.
I giudici hanno invece stabilito che "oltre ogni ragionevole dubbio" Shala faceva parte di un gruppo criminale che costringeva in detenzione almeno 18 persone ritenute spie o collaboratori dei serbi. I crimini per i quali Shala è accusato sarebbero stati commessi approssimativamente tra il 17 maggio 1999 e il 5 giugno 1999 contro persone che erano detenute nella fabbrica metallurgica di Kukës, nel nord dell'Albania.
Chi è Pjetër Shala, condannato a 18 anni di carcere
Pjetër Shala è stato arrestato il 16 marzo 2021 dalle autorità belghe e trasferito all'Aja il 15 aprile dello stesso anno, sulla base di una richiesta di collaborazione nell'attuazione del mandato di arresto e dell'ordine di trasferimento emessi dalle Camere specializzate del Kosovo.