Papa Francesco non ha accettato le dimissioni del cardinale e arcivescovo di Lione Philippe Barbarin, condannato a sei mesi di reclusione con la condizionale per aver omesso abusi sessuali di altri preti su minori.
Rifiutate, in virtu del principio della presunzione d'innocenza, le dimissioni del cardinale e arcivescovo di Lione Fhilippe Barbarin, condannato in primo grado dalla giustizia francese per omessa denuncia di abusi sessuali su minori. A riferirlo è prima lo stesso cardinale in una nota, poi il direttore ad interim della Sala Stampa Vaticana, Alessandro Gisotti, in una dichiarazione.
Il Pontefice "ha lasciato il cardinale Barbarin libero di prendere la decisione migliore per la diocesi - ha detto - e il cardinale Barbarin ha deciso di ritirarsi per un periodo di tempo".
Il Vaticano fa sapere che la diocesi di Lione sarà temporaneamente guidata da padre Yves Baumgarten, Vicario Generale e ribadisce "la sua vicinanza alle vittime di abusi, ai fedeli dell'Arcidiocesi di Lione e di tutta la Chiesa di Francia che vivono un momento particolarmente doloroso".
L'alto prelato aveva rimesso nelle mani di Papa Francesco il suo incarico, durante un incontro riservato in Vaticano, lunedi, a pochi giorni dalla sentenza del tribunale di Lione che lo ha condannato a sei mesi di reclusione con la condizionale, per aver coperto gli abusi perpetrati da padre Preynat ai danni di decine di minorenni che frequentavano la sua diocesi durante gli anni '70 e '80. Barbarin farà ricorso in appello contro la decisione dei giudici.