Messico: una commissione per i 43 studenti desaparecidos

Una commissione d'inchiesta per fare luce sulla strage degli studenti di Ayotzinapa, uno dei momenti più bui della storia recente del Messico.
L'ha istituita il neo presidente Manuel Lopez Obrador, nel tentativo di scoprire la verità sui 43 giovani scomparsi a Iguala il 26 settembre del 2014, dopo che la polizia aveva fatto irruzione nell'autobus su cui viaggiavano per portare via loro, di cui non si è più saputo nulla, e sparare ad altri:
"Forse presto sapremo la verità, forse presto ci sarà giustizia, e potremmo dare un esempio, affinché i diritti umani non siano più violati nel nostro Paese", ha detto Obrador.
La commissione verrà istituita in 30 giorni e includerà rappresentanti dei familiari delle vittime, oltre che tecnici ed esponenti del governo.
Se si saprà la verità difficile dirlo. L'inchiesta ufficiale, che vuole i ragazzi vittime di un gruppo di narcos che li avrebbe massacrati, bruciati, buttati in una discarica e in un fiume, non ha mai convinto tante famiglie e gli inquirenti stranieri che puntano dritti il dito contro l'ex presidente Peña Nieto e la sua polizia che voleva fermare per sempre quei ventenni, mentre andavano a una manifestazione proprio in ricordo di altri universitari massacrati: le vittime della strage di piazza delle tre culture nel 1968.