I profumi della rosa diventano patrimonio dell'umanità

I profumi della rosa diventano patrimonio dell'umanità
Di Paolo Alberto Valenti

L'arte dei maestri profumieri di Grasse in Francia è stata inserita nella lista del patrimonio culturale immateriale dell'Umanità da un comitato specializzato dell'UNESCO

L'Unesco premia l'arte dei maestri profumieri di Grasse, Francia, che è stata inserita nella lista del Patrimonio culturale immateriale dell'Umanità da un comitato speciale.

Le essenze dei Pays de Grasse investono diversi aspetti: "la cultura della pianta con il profumo, la conoscenza delle materie prime, la loro trasformazione e l'arte di distillare profumo", argomenta la motivazione dell'Unesco.

Per Olivier Polge, della casa Chanel, "il segreto (del profumo) sta nella sua formula, ma anche nella qualità delle materie prime. È come accostare i colori dalla tavolozza di un pittore. Abbiamo una gamma distinta ed è molto importante conservarla".

L'UNESCO vuole incentivare l'industria del profumo

La promozione dell'UNESCO dovrebbe riuscire a incentivare il settore incrementando la possibilità di concedere terre ai giovani agricoltori e incoraggiare così  l'industria dei profumi.

La storia millenaria della rosa

Principessa del regno della dea Flora la rosa (si dice sia stato Sargon a promuoverne la coltivazione nel 2300 a.C.) resta simbolo di eleganza, bellezza e fragilità. E'  coltivata dalla notte dei tempi. Tutti i poeti l'hanno cantata.

Anche Chanel le deve qualcosa

Inoltre non esisterebbe il profumo Chanel No 5 come lo conosciamo, senza l'aggiunta della delicata rosa centifolia con la sua seducente fragranza.

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