Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Sea Shepherd: stop a inseguimenti baleniere del Giappone

Sea Shepherd: stop a inseguimenti baleniere del Giappone
Diritti d'autore 
Di Euronews
Pubblicato il
Condividi Commenti
Condividi Close Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto: Copy to clipboard Link copiato!

Sea Shepherd alza la bandiera bianca. Dopo 12 anni, il gruppo attivista radicale mette fine alla sua storica campagna contro le baleniere giapponesi. La battaglia per salvare i grandi cetacei continuerà ma non nuovi strumenti, l’organizzazione di volontari non può nulla contro la sofistica tecnologia satellitare militare nipponica che riesce a interccettare ogni movimento delle sue imbarcazioni. Ora è inoltre considerato inoltre un reato secondo le leggi antiterrorismo approvate dal Giappone la presenza delle navi di protesta vicino alle baleniere. Insomma un arriderci, non un addio, ma nell’uscire momentaneamente fuori di scena il fondatore di Sea Shepherd, Paul Watson, si toglie qualche sassolino dalla scarpa definendo ostili i governi di Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda che hanno agito “in lega con il Giappone” contro le sue campagne di protesta. Proibita dal 1986, la caccia commerciale alle balene è continuata in Giappone che ha usato come scappatoia un’esenzione della Commissione Baleneria Internazionale per la ricerca scientifica. In 12 anni di azioni contro le baleniere giapponesi, Sea Shepherd ha salvato 6.500 grandi cetacei, riducendo la quota annuale di caccia da 1000 balene per stagione a 333.

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi Commenti

Notizie correlate

Robot con intelligenza artificiale in mostra alla fiera di Tokyo

Giappone: Ricciola a prezzo record venduta a oltre 22mila euro alla prima asta invernale di Ishikawa

Le innovazioni giapponesi nel food tech per risolvere le sfide mondiali della sicurezza alimentare