Ucraina, l'amarezza per il no olandese non ferma Poroshenko

Ucraina, l'amarezza per il no olandese non ferma Poroshenko
Di Euronews

Il no olandese espresso con il referendum sull'integrazione dell'Ucraina in Europa, secondo Kiev è stato detto solo a Bruxelles e quindi i risultati del referendum non rappresentano la fine del proces

Il no olandese espresso con il referendum sull’integrazione dell’Ucraina in Europa, secondo Kiev è stato detto solo a Bruxelles e quindi i risultati del referendum non rappresentano la fine del processo
in corso.

Resta comunque l’amarezza, come spiega Yriy Panchenko, analista politico: “Questo è soprattutto un dispiacere, forse il più sentito dell’ultimo decennio. Amsterdam e le istituzioni dei Paesi Bassi sono alla ricerca di soluzioni per tenere in piedi l’accordo di associazione, ma tendendo sempre conto della direzione data dagli elettori”.

Una giovane ucraina afferma: “Sono molto dipiaciuta perché questa riguarda direttamente il destino del nostro Paese. Forse il mio futuro, la mia famiglia il mio Paese saranno a rischio a causa di quanto accaduto”.

Il no all’accordo di associazione tra Europa ed Ucraina ha raggiunto il 61%, il quorum del 30% è stato leggermente superato: hanno votato
il 32,2% degli aventi diritto. Dal Giappone il presidente ucraino Petro Poroshenko ha commentato:

“In ogni caso continueremo a lavorare per realizzare l’accordo di associazione all’Unione europea e un accordo sul commercio che permetta all’Ucraina di avvicinarsi all’Unione europea”.

L’Ucraina non getta la spugna. Il voto è stato accolto come una vittoria dai movimenti euroscettici olandesi anche nei confronti

dai vertici politici dei Paesi Bassi.

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