Dopo una messa da record a Timor Est Papa Francesco arrivato a Singapore dove conclude il suo viaggio apostolico. Il Pontefice ha salutato i giovani del Paese e li ha esortati a lavorare per la prosperità della Repubblica
PUBBLICITÀUltima tappa del viaggio apostolico nel Sud-Est asiatico e in Oceania perPapa Francesco che mercoledì è partito alla volta di Singapore, uno dei Paesi più ricchi al mondo dall'aeroporto di Timor Est (chiamata anche Timor Leste), al confine con l'Indonesia, uno dei più poveri.
È la seconda volta che un Pontefice visita Singapore. Nel 1986 Giovanni Paolo II vi fece una sosta di cinque ore. Papa Bergoglio avrebbe dovuto visitare lo Stato già nel 2020, ma la pandemia da Covid ha costretto il Vaticano ad annullare il viaggio.
Durante la visita sono previsti degli incontri con il Primo Ministro e il Presidente di Singapore e altri funzionari governativi, ma il momento più significativo sarà la Messa che verrà celebrata allo Stadio Nazionale che può contenere fino a 55 mila fedeli.
È il più lungo dei suoi viaggi e di quelli di qualsiasi altro capo della Chiesa cattolica.
Il Pontefice e la sua delegazione sono partiti dall'aeroporto di Timo Est a bordo dell'unico aereo del vettore locale Aero Dili.
Circa 600 mila persone, quasi la metà della popolazione del Paese, si sono radunate per salutare Francesco e partecipare a una messa da record martedì.
Mercoledì mattina il Papa ha concluso la sua visita con un raduno di giovani, che costituiscono la maggioranza della popolazione locale di 1,3 milioni di persone. Francesco li ha esortati a lavorare insieme per il futuro della Repubblica e a costruire sulle fondamenta delle generazioni più anziane che hanno garantito l'indipendenza dall'Indonesia nel 2002.
"Andate avanti con la felicità della gioventù, ma non dimenticate una cosa: voi siete gli eredi di coloro che hanno perseverato nella fondazione di questa nazione", ha detto il Pontefice.
"Non perdete la memoria di coloro che hanno perseverato con tanto sacrificio per consolidare questa nazione".
In un apparente riferimento al passato coloniale di Timor Est, Il Papa ha anche messo in guardia i giovani da quelli che ha descritto come "coccodrilli che vogliono cambiare la vostra cultura e la vostra storia".
Un riferimento anche alla sua attuale attrattiva per le organizzazioni commerciali internazionali desiderose di sfruttare le riserve naturali di petrolio e gas del Paese che costituiscono la base dell'economia del Timor Est. Papa Francesco ha accusato le multinazionali di sfruttano i Paesi poveri per le loro risorse naturali a proprio vantaggio senza compensare adeguatamente la popolazione locale o proteggere l'ambiente.
Prima di Timor Est, Francesco ha visitato l'Indonesia e la Papua Nuova Guinea. Nel viaggio papale, dal 2 al 13 settembre, il Papa percorrerà oltre 32 mila chilometri in aereo, superando di gran lunga tutti i suoi precedenti 44 viaggi all'estero.