La polizia di frontiera ha arrestato quattro cittadini lettoni con l'accusa di traffico di migranti.
La polizia di frontiera, lo scorso martedì, ha fermato nella municipalità di Augšdaugava in Lettonia una "Chrysler Grand Voyager" guidata da un cittadino di 37 anni. Al suo interno sono state trovate, oltre a un altro cittadino di nazionalità lettone, 16 persone (13 pakistani, due afghani e un indiano) sprovviste di permesso di soggiorno, visto o documento di viaggio.
Poco dopo, durante un'ispezione in un edificio nel distretto di Kalupe, sono stati fermati altri due cittadini lettoni di 40 e 24 anni. Nel seminterrato sono stati trovate undici persone, provenienti dal Bangladesh e dal Pakistan, prive di qualunque tipo di documento che rendesse legale la loro presenza nel Paese.
Migranti nascosti in un casolare in Lettonia
La polizia ha riferito che il casolare in cui sono stati ritrovati gli undici migranti non destava alcun sospetto. "Nel corso delle indagini, abbiamo scoperto che c'è un luogo dove queste persone avrebbero dovuto essere portate all'inizio", ha dichiarato Maris Pukinskis, capo del servizio di investigazione criminale della polizia di frontiera, aggiungendo che "nessuno avrebbe potuto trovare queste persone nel seminterrato, perché la casa è quasi abbandonata”.
I migranti erano detenuti in condizioni critiche. Oltre a essere stati rinchiusi dentro al scantinato, erano stati anche derubati dei telefoni e dei soldi.