Giovedì i legislatori dell'Ue decideranno il successore di Wojciech Wiewiórowski. Il polacco è in corsa per un nuovo mandato: altri tre candidati da Francia, Grecia e Italia
La commissione per le Libertà Civili, la Giustizia e gli Interni del Parlamento europeo (Libe) terrà giovedì un'audizione per ascoltare i candidati per il ruolo di Garante europeo della protezione dei dati (Gepd). Si tratta dell'organo di vigilanza sulla privacy delle istituzioni europee.
Le audizioni erano previste per novembre scorso, ma sono state rinviate. Questo perché la Commissione europea non è riuscita a stilare una rosa di candidati prima del 5 dicembre, data di scadenza del mandato dell'attuale Gepd, Wojciech Wiewiórowski.
Sebbene il Gepd non possa multare le aziende Big Tech per violazione della privacy - di questo si occupano le autorità nazionali per la protezione dei dati - il suo ruolo è comunque molto significativo.
Quest'anno si inizierà ad applicare la legge sull'intelligenza artificiale. Una legge che impatterà sempre di più sul ruolo delle autorità nazionali di vigilanza sulla privacy. In questo contesto, il nuovo Gepd assumerà un ruolo di agenda setting.
Ecco i quattro candidati per il ruolo di Gepd.
Wojciech Wiewiórowski (Polonia)
Wiewiórowski è il Gepd dal 2019. In precedenza, è stato assistente del garante Giovanni Butarelli. Ha anche esperienza in Polonia come ispettore generale dell'autorità per la Protezione dei dati e vicepresidente del gruppo di lavoro Articolo 29.
Nel 2024, in qualità di Gepd, ha indagato sull'uso dei cloud provider da parte dell'agenzia per il controllo delle frontiere Frontex. Wiewiórowski ha fornito consulenza sulle norme sulla responsabilità dell'intelligenza artificiale e ha seguito l'iter di una possibile legge.
Questo lo pone in una posizione di vantaggio rispetto ai concorrenti. Alla commissione Libe, ha dichiarato che "la sua priorità sarà seguire lo sviluppo del'intelligenza artificiale".
"Sono certo che le istituzioni dell'Ue avranno bisogno, nel prossimo futuro, di linee guida per un uso responsabile dell'intelligenza artificiale in Europa", ha aggiunto.
François Pellegrini (Francia)
L'informatico François Pellegrini è professore all'Università di Bordeaux e ricercatore presso il laboratorio di ricerca informatica di Bordeaux. Tra il 2014 e il 2024 è stato nel prima consigliere di amministrazione e poi vicepresidente dell'autorità francese per la protezione dei dati Cnil.
Al Cnil, si è occupato di commercio elettronico e sicurezza informatica. Temi molto a cuore di una Commissione europea che deve rivedere le norme in questi campi.
Ha dichiarato ai membri della Commissione che vede il Gepd come "un regolatore agile, proattivo e all'avanguardia", che collabora con le sue controparti ed è in grado di fornire pareri e consulenze pertinenti ai legislatori e all'Unione.
Bruno Gencarelli (Italia)
Bruno Gencarelli è un funzionario italiano, con una lunga carriera nel settore della privacy. Di recente è stato nel gabinetto dell'ex commissario europeo per la Giustizia Didier Reynders e capo dell'unità Affari internazionali e flussi di dati della Commissione.
È stato responsabile del lavoro della Commissione nella protezione dati negli ultimi anni, lavorando alla definizione del Regolamento generale sulla protezione dei dati (Gdpr).
Gencarelli ha inoltre condotto negoziati per diversi accordi sul trasferimento dei dati con paesi terzi, come l'accordo Ue-Giappone e il regolamento quadro sulla privacy dei dati Ue-Usa.
La sua esperienza con gli scambi di dati negli Stati Uniti potrebbe essere particolarmente utile, dal momento che il Gepd sta facendo verifiche sull'uso di Microsoft 365 da parte della Commissione. Inoltre, la legge per lo scambio dei dati Ue-Usa è stata contestata a livello legale.
Alla Commissione ha dichiarato che l'agenzia "dovrà operare in un sistema di governance più complesso", quello in cui si inserirà l'intelligenza artificiale.
"In questo contesto, la priorità assoluta sarà garantire che il Gepd sia pronto per questi cambiamenti" ha aggiunto.
Anna Pouliou (Grecia)
Finora i direttori del Gepd - creato nel 2004 - sono sempre stati uomini. Anna Pouliou è la presidente della commissione per la Protezione dei dati del Cern, autorità di protezione dei dati dell'organizzazione europea per la ricerca nucleare. Lei potrebbe diventare la prima donna a ricoprire il ruolo.
Pouliou è un avvocatessa. In passato ha guidato diversi team aziendali per la privacy, tra cui la società di consulenza Mars. È anche docente di governance dei dati, leggi internazionali sulla privacy e intelligenza artificiale alle Università di Saint-Gallen e Maastricht.
Pouliou ha anche collaborato con la Commissione sul Gdpr: tra il 2017 e il 2022 è stata nel gruppo di esperti multi-stakeholder del Gdpr, che ha fornito consulenza alla Commissione europea sull'attuazione della legge per conto di Business Europe.
Ha scritto ai legislatori che vuole che il Gepd diventi "un leader globale nel dibattito per un'etica digitale e una governance dei dati favorevoli all'innovazione".