I primi due stadi del razzo europeo Ariane 6 sono stati montati sulla rampa di lancio. L'assemblaggio procede in vista del primo lancio in estate
L'Europa si appresta a rilanciare le proprie ambizioni spaziali. Nella prossima estate è previsto infatti l'assemblaggio finale del suo nuovo razzo Ariane 6 prima del suo volo inaugurale. Un'autentica sfida dal punto di vista progettuale e industriale: "Non sono rilassato - confessa Jens Franzeck, amministratore delegato di ArianeGroup -. Sono estremamente emozionato perché questo è il frutto di circa dieci anni di lavoro. Avvertiamo che siamo di fronte a qualcosa di storico, fonte di orgoglio per l'Europa".
Un passo strategico per l'Europa, dopo l'allontanamento dalla Russia
Il razzo avrebbe dovuto sostituire il suo predecessore già nel 2020, ma il progetto ha subito alcuni ritardi. Si tratta in ogni caso di un passo strategico: senza un proprio razzo vettore, il settore spaziale europeo si è rivolto finora a società esterne come SpaceX. E c'è chi ha letto nella mancanza di un mezzo di accesso diretto allo spazio il sintomo di una crisi europea.
Tuttavia, secondo Lucia Linares, dirigente dell'Agenzia spaziale europea (ESA), le ragioni del ritardo sono state soprattutto contingenti: "È vero che, dall'ultimo lancio dell'Ariane 5 nel luglio dello scorso anno, non abbiamo più avuto un nostro mezzo per accedere direttamente allo spazio. Ma in mezzo è scoppiata una guerra. Purtroppo nessuno se l'aspettava, e da un giorno all'altro la Soyuz non c'era più. Ariane 6 è un progetto importante per l'Europa, perché risponderà a tutte le esigenze: da quelle istituzionali della difesa alle telecomunicazioni, dei satelliti scientifici a quelli commerciali dell'Europa".
Obiettivo: dodici lanci all'anno. E un domani missioni con equipaggio
Alto come il primo piano della Tour Eiffel, il nuovo razzo è alimentato da una miscela di ossigeno e idrogeno liquidi. L'Ariane 6 verrà lanciato fino a dodici volte all'anno, per trasportare satelliti, con l'obiettivo di renderlo sufficientemente competitivo da sfidare colossi del mercato. A partire proprio da SpaceX. Ma si spera anche che, un giorno, possa trasportare astronauti europei in missioni con equipaggio. Frank Huiban, responsabile dei programmi civili di ArianeGroup ritiene che "si tratta, innanzitutto, di ambizione politica. Spetta agli Stati europei decidere se vogliono acquisire questa capacità. Noi possiamo solo dire che siamo pronti a contribuire".