Il ministero delle Comunicazioni israeliano ha bloccato la diretta su Gaza dell'agenzia Associated Press. A dare la notizia del sequestro delle attrezzature la stessa Ap che ha parlato di "abuso". La Casa Bianca si è detta preoccupata. Nella sera di martedì è arrivato il dissequestro
PUBBLICITÀFunzionari israeliani hanno sequestrato una telecamera e attrezzatura di trasmissione appartenenti all'Associated Press, nel sud di Israele, vicino al confine con Gaza. Un'azione che ha impedito la diretta video dell'agenzia statunitense.
Il provvedimento è stato possibile dopo l'approvazione, lo scorso aprile, da parte del Parlamento israeliano di una legge che permette al governo di chiudere un'emittente straniera che costituisce "un danno alla sicurezza dello Stato". Poche settimane dopo era stata bandita dal Paese l'emittente qatariota Al Jazeera.
Secondo le ricostruzioni, i funzionari del ministero delle Comunicazioni israeliano sono arrivati nella città meridionale di Sderot nel pomeriggio di martedì e hanno sequestrato l'attrezzatura. Hanno consegnato all'Associated Press un pezzo di carta, firmato dal ministro delle comunicazioni Shlomo Karhi, sostenendo che stava violando la nuova legge sulle emittenti straniere del Paese.
Ap: "Sequestro attrezzatura un abuso del governo israeliano"
A dare la notizia è stata la stessa Ap: "L'Associated Press denuncia nei termini più forti le azioni del governo israeliano volte a chiudere il nostro feed live di lunga data che mostra una vista su Gaza e il sequestro di apparecchiature Ap", ha affermato Lauren Easton, vicepresidente delle comunicazioni aziendali.
"Il sequestro non è stato basato sul contenuto del feed ma piuttosto sull'uso abusivo da parte del governo israeliano della nuova legge sulle emittenti straniere. Esortiamo le autorità israeliane a restituire le nostre attrezzature e a consentirci di ripristinare immediatamente il nostro feed live in modo da poter continuare a fornire questo importante giornalismo visivo a migliaia di media in tutto il mondo", prosegue la nota.
La Casa Bianca preoccupata da sequestro attrezzatura Ap
La Casa Bianca ha definito "preoccupante" la decisione di Israele di bloccare la diretta su Gaza.
Il leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid ha condannato la decisione del ministero delle Comunicazioni, definendola un "atto di follia". "La confisca delle apparecchiature all'Ap, la più grande agenzia di stampa del mondo, è un atto di follia".
"Non sono Al Jazeera, è un media statunitense che ha vinto 53 premi Pulitzer", ha sottolineato il leader di Yesh Atid su X. "Questo governo si comporta come se avesse deciso di garantire ad ogni costo l'ostracismo di Israele in tutto il mondo. Sono impazziti", ha aggiunto.
Il ministro Karhi ha disposto martedì sera, dopo alcune ore, la restituzione dell'attrezzatura sequestrata.