Secondo l'Unesco Mosca ha distrutto o danneggiato più di 500 siti culturali in Ucraina. L'Ue ha messo sul tavolo altri 2 milioni di euro per sostenere il settore culturale ucraino
Chiese, monumenti, biblioteche: secondo l'Unesco in 3 anni di guerra la Russia ha danneggiato o distrutto più di 500 siti culturali in Ucraina, tra cui 150 siti religiosi. Tra questi, la Cattedrale della Trasfigurazione a Odessa e il palazzo Popov nella regione di Zaporijia.
Una strategia "deliberata", "coordinata" e "strategica" da parte di Mosca, ha accusato il commissario europeo alla Cultura Glenn Micalleff.
"I nostri nemici, gli aggressori russi, sanno che una nazione non è solo un territorio. Una nazione è il suo popolo, la sua storia, le sue tradizioni, i suoi valori, la sua cultura", ha dichiarato a Euronews Micallef.
"Per questo dobbiamo essere forti su questo punto. Dobbiamo continuare a sostenere i nostri amici ucraini", ha aggiunto.
Si chiude a Roma la Conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina
La protezione del patrimonio culturale ucraino, minacciato da tre anni di guerra, è stata al centro della Conferenza sulla ripresa dell'Ucraina ospitata giovedì e venerdì dall'Italia, al centro congressi La Nuvola di Roma.
La Commissione europea e 22 Stati membri uniranno le forze in un approccio "Team Europe" per sostenere la conservazione della cultura ucraina, ha annunciato giovedì a Roma il commissario per la Cultura.
L'Unione europea stanzierà altri 2 milioni di euro per sostenere il settore culturale ucraino, portando il suo contributo a 7 milioni di euro quest'anno e a 48 milioni di euro dall'inizio della guerra.
"La guerra in Ucraina non è solo una guerra per il territorio. È una guerra contro i valori. È una guerra contro la cultura. E la cultura ucraina fa parte della cultura europea. Per questo motivo dobbiamo riconoscerne il valore e proteggerlo", ha dichiarato Micalleff.
"Dobbiamo guardare a ciò che sta accadendo in Ucraina perché ogni volta che la democrazia viene attaccata, la cultura è sempre il bersaglio principale. La cultura deve essere anche la principale difesa", ha aggiunto.
Secondo le Nazioni Unite, la distruzione deliberata del patrimonio culturale è un crimine di guerra.