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Cina intensifica esercitazioni militari dopo mega vendita di armi Usa a Taiwan

Navi da guerra cinesi e russe durante un'esercitazione congiunta nel giugno di quest'anno
Navi da guerra cinesi e russe durante un'esercitazione congiunta nel giugno di quest'anno Diritti d'autore  Xinhua via AP
Diritti d'autore Xinhua via AP
Di Zoltan Siposhegyi
Pubblicato il
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Pechino lancia vasti esercizi militari ‘Justice Mission 2025’ intorno a Taiwan dopo l’accordo di armi con gli Stati Uniti. Taipei condanna la provocazione e mobilita le difese

Pechino ha avviato una massiccia esercitazione militare con fuoco reale intorno a Taiwan, pochi giorni dopo che l’isola ha concluso il suo più grande accordo di acquisto di armi con gli Stati Uniti, stimato in oltre 11 miliardi di dollari. Le manovre, battezzate “Justice Mission 2025”, coinvolgono forze terrestri, aeree, navali e missilistiche in esercizi che simulano blocchi marittimi, attacchi a obiettivi navali e terrestri e prontezza al combattimento.

L’esercito cinese ha schierato navi da guerra, aerei da combattimento, artiglieria e unità missilistiche in cinque zone attorno allo Stretto di Taiwan, con addestramenti al fuoco vivo su obiettivi marittimi e terrestri. Secondo il comando orientale dell’Esercito Popolare di Liberazione (Pla), le manovre sono una risposta “ferma e necessaria” a quello che Pechino definisce un “collusione provocatoria” tra Taipei e Washington e un avvertimento contro i movimenti indipendentisti e l’intervento di potenze straniere.

Taiwan: "Minaccia alla pace e al diritto internazionale”

Le autorità taiwanesi hanno reagito con durezza alla mobilitazione cinese. Il governo di Taipei ha espresso forte condanna definendo le esercitazioni un’intimidazione militare che mina la stabilità regionale e viola le norme internazionali.

Secondo la portavoce dell’Ufficio presidenziale, Karen Kuo, l’azione cinese è inaccettabile e costituisce una minaccia diretta alla sicurezza dell’isola. Taipei ha risposto schierando proprie forze di difesa, inclusi aerei, navi e sistemi missilistici a terra, e ha intensificato le esercitazioni di prontezza rapida.

L’operazione militare di Pechino arriva in un momento di crescenti tensioni nel Mar Cinese Orientale, acuite dall’approvazione da parte degli Stati Uniti di un vasto pacchetto di vendita di armi a Taiwan, che comprende sistemi avanzati con capacità offensive e difensive. Pechino considera queste vendite una violazione delle intese sino-statunitensi e un incentivo all’indipendentismo taiwanese, in contrasto con la propria rivendicazione di sovranità sull’isola.

Le esercitazioni Justice Mission 2025 rappresentano almeno il sesto grande ciclo di esercitazioni militari della Cina intorno a Taiwan negli ultimi anni, parte di una strategia volta a esercitare pressione sull’isola e a disinnescare eventuali spinte indipendentiste. I commentatori internazionali interpretano queste manovre come un segnale diretto sia a Taipei sia agli Stati Uniti, che restano il principale alleato e fornitore di sistemi di difesa di Taiwan.

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