I tre poliziotti sono rimasti uccisi nella provincia di Yalova. La scorsa settimana sono state condotte operazioni in diverse città a causa del rischio di attacchi durante le festività di Capodanno
Tre agenti di polizia sono stati uccisi e nove feriti in uno scontro a fuoco con presunti militanti dello Stato Islamico (Isis) durante un'operazione antiterrorismo nella provincia di Yalova alle prime ore di lunedì 29 dicembre, secondo quanto riferito dalle autorità.
La sparatoria è avvenuta intorno alle 3 del mattino, ora locale, quando la polizia ha fatto irruzione in una casa nel villaggio di Elmalik, a circa nove chilometri dal centro della città di Yalova, nel nord-ovest del Paese. I sospetti hanno aperto il fuoco all'avvicinarsi degli agenti. Secondo quanto riferito, anche sei presunti membri dell'Isis sono rimasti uccisi.
Gli agenti feriti sono stati trasportati all'ospedale di Yalova e non versano in condizioni critiche, secondo quanto riferito dal governatorato locale.
Unità speciali della vicina provincia di Bursa sono state inviate in supporto e l'area è stata sottoposta a misure di sicurezza. Le autorità hanno inoltre sospeso le lezioni in cinque scuole vicine e disposto un divieto di circolazione attorno alla casa nella quale è stato effettuato il raid.
Non è stato chiarito ancora se siano state arrestate delle persone. Ai media turchi è stato chiesto di non indagare sulla vicenda, limitandosi a riportare le dichiarazioni ufficiali.
A Natale arrestate 115 persone sospettate di essere affiliate all'Isis
L'operazione giunge in un momento in cui le autorità di Ankara stanno intensificano gli sforzi antiterrorismo in vista dei festeggiamenti di Capodanno, a seguito di avvertimenti dei servizi segreti su potenziali attacchi.
Il 25 dicembre, la polizia di Istanbul ha arrestato 115 sospetti in una lunga serie di raid condotti in 124 località, sulla base di informazioni secondo cui il gruppo stava pianificando attacchi durante le festività natalizie e di Capodanno. La polizia ha emesso mandati di arresto per 137 sospetti complessivamente e ha sequestrato armi, munizioni e documenti. Le operazioni per rintracciare i restanti 22 sospetti continuano.
In precedenza, il 22 dicembre, l'Organizzazione Nazionale di Intelligence turca ha catturato Mehmet Gören, nome in codice “Yahya”, nella regione di confine tra Afghanistan e Pakistan e lo ha portato in Turchia. Gören, descritto come una figura di spicco di Isis Khorasan, costola dell'Isis, sarebbe stato incaricato di condurre attacchi suicidi in Turchia, Pakistan, Afghanistan ed Europa, secondo fonti della sicurezza.
Gören aveva operato insieme a Özgür Altun, nome in codice “Abu Yasir Al Turki”, precedentemente catturato nella stessa regione e arrestato. Altun avrebbe svolto un ruolo attivo nel trasferimento di miliziani dalla Turchia alla regione Afghanistan-Pakistan.
Il 23 dicembre sgominato un gruppo di finanziatori dell'Isis
Il 23 dicembre, i pubblici ministeri di Ankara hanno arrestato dieci sospetti accusati di finanziare l'Isis. Le indagini condotte dall'Ufficio investigativo sui reati di terrorismo, utilizzando i rapporti del Comitato investigativo sui reati finanziari e l'analisi dei social media, hanno rivelato la struttura dell'organizzazione ad Ankara, hanno affermato i pubblici ministeri.
Secondo le autorità, i sospetti hanno trasferito denaro contante ai membri dell'Isis e alle loro famiglie nelle zone di conflitto siriane attraverso conti bancari con descrizioni quali “appello all'unità, espiazione, aiuto alle sorelle imprigionate”.
I servizi segreti e la polizia turchi hanno arrestato anche İbrahim Burtakuçin a Malatya con l'accusa di aver pianificato un attentato proprio per la notte di Capodanno. Fonti della sicurezza hanno riferito che Burtakuçin era in contatto con militanti all'estero e che nella sua abitazione sono stati rinvenuti materiale digitale e pubblicazioni vietate.
Secondo il quotidiano Cumhuriyet, una corrispondenza interna del Comando provinciale della Gendarmeria di Ankara datata 19 dicembre avvertiva che l'Isis stava pianificando di compiere attentati in zone affollate la notte di Capodanno.
Il messaggio precisava che il gruppo potrebbe pianificare attacchi armati, attentati suicidi, attentati con autobombe, attacchi con droni o incidenti stradali, prendendo di mira in particolare centri commerciali e mercati pubblici.
I precedenti attacchi dell'Isis in Turchia
L'Isis ha già compiuto d'altra parte diversi attentati mortali in tutta la Turchia. Il 10 ottobre 2015, alcuni attentatori suicidi hanno attaccato una manifestazione per la pace fuori dalla stazione ferroviaria di Ankara, uccidendo almeno 102 persone e ferendone oltre 400 nel più grave attentato terroristico della storia turca. I processi relativi all'attentato sono ancora in corso.
Il 1 gennaio 2017, un uomo armato ha attaccato il nightclub Reina a Istanbul durante i festeggiamenti di Capodanno, uccidendo 39 persone. Inoltre, centinaia di civili hanno perso la vita negli attacchi all'aeroporto Atatürk, a Suruç e a Diyarbakır tra il 2015 e il 2017.