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Ucraina: prima visita del presidente serbo Aleksandar Vučić dall'inizio della guerra

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente serbo Aleksandar Vucic dopo il vertice del 28 febbraio 2024
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente serbo Aleksandar Vucic dopo il vertice del 28 febbraio 2024 Diritti d'autore  AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Sasha Vakulina
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Il presidente serbo Aleksandar Vučić parteciperà mercoledì al vertice tra Ucraina ed Europa sudorientale di Odessa. Si tratta della prima visita ufficiale del leader serbo in Ucraina da quando è iniziata l'invasione russa del Paese nel febbraio 2022

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Il presidente serbo Aleksandar Vučić è arrivato mercoledì in Ucraina, nella sua prima visita ufficiale nel Paese dall'inizio dell'invasione russa. Durante il viaggio di un solo giorno, Vučić ha partecipato al vertice Ucraina-Europa sud-orientale a Odesa, come annunciato dall’Ufficio presidenziale serbo.

La partecipazione del leader serbo è un possibile segnale di riallineamento della Serbia con l’Unione europea riguardo l'invasione russa nel Paese.

Sebbene Belgrado si sia finora dichiarata neutrale rispetto alla guerra, la recente presenza di Vučić a Mosca per la parata del Giorno della Vittoria lo scorso 9 maggio insieme al presidente russo Vladimir Putin, ha sollevato dure critiche da parte di Bruxelles. L’Ue ha infatti ammonito che quella visita avrebbe potuto violare i criteri di adesione al blocco e compromettere il processo di integrazione europea della Serbia.

Fonti di Euronews affermano tuttavia che la partecipazione al vertice di Odessa potrebbe essere accolta positivamente da Bruxelles e riattivare i negoziati di adesione per Belgrado. In un gesto distensivo verso la Serbia, l’Ucraina non ha invitato il Kosovo all’evento.

Tensioni con Mosca sulle esportazioni di armi

Nel frattempo, le relazioni tra Serbia e Russia si sono inasprite dopo che Mosca ha accusato Belgrado di fornire armi all’Ucraina. Il Servizio segreto estero russo (Svr) ha dichiarato che le aziende serbe del settore difesa, pur proclamando la neutralità della Serbia, continuano a inviare munizioni a Kiev tramite intermediari della Nato - principalmente Repubblica Ceca, Polonia e Bulgaria - e, più recentemente, attraverso alcuni Paesi africani.

Il presidente Vučić ha respinto le accuse, spiegando che, sebbene esista un contratto con la Repubblica Ceca, questo non consente la riesportazione di materiale serbo verso altri Paesi. Ha inoltre annunciato la creazione di un gruppo di lavoro congiunto con Mosca per indagare sulla presenza di armi serbe in Ucraina.

Odessa sotto attacco alla vigilia del vertice

Il vertice riunisce i rappresentanti di 12 Paesi dell’Europa sud-orientale, tra cui il neoeletto presidente romeno Nicușor Dan, anche lui al suo primo viaggio in Ucraina dopo le elezioni di maggio.

La città portuale di Odessa è regolarmente bersaglio di attacchi missilistici e di droni da parte della Russia. Martedì, un attacco ha colpito edifici residenziali e strutture mediche, incluso un reparto di maternità. Secondo le autorità locali, due persone sono rimaste uccise e altre tredici ferite. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha condannato l’attacco, definendolo un crimine contro i civili.

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