La Russia ha lanciato un altro attacco di massa con missili e droni contro l'Ucraina nella notte di martedì. Kiev e Odessa sono state specificamente prese di mira, con il danneggiamento di aree residenziali e strutture mediche, tra cui un reparto maternità nella città portuale sul Mar Nero
La Russia ha sferrato un nuovo attacco aereo di vasta portata contro l’Ucraina nella notte tra lunedì e martedì, colpendo in modo massiccio la capitale Kiev e la città meridionale di Odessa.
Secondo quanto riportato dalle forze armate ucraine martedì mattina, l’attacco ha coinvolto un totale di 322 obiettivi aerei, dei quali 284 sarebbero stati intercettati dalle difese ucraine. Si tratta di uno degli attacchi più ampi e intensi dall’inizio del conflitto.
Mosca ha impiegato 315 droni d’attacco Shahed di fabbricazione iraniana, oltre a droni da richiamo, cinque missili da crociera Iskander-K e due missili balistici KN-23, di origine nordcoreana.
L'obiettivo principale è stato ancora una volta Kiev, dove le autorità locali hanno emesso un allarme aereo già nelle prime ore del mattino, invitando i residenti a rifugiarsi nei bunker antiaerei.
Danni e vittime: Odessa sotto shock, colpito reparto di maternità
Oltre alla capitale, anche la città portuale di Odessa ha subito danni significativi. Il governatore regionale ha confermato che due persone sono rimaste uccise e che un edificio amministrativo di una stazione medica d’emergenza è stato “completamente distrutto”. Danneggiata anche una struttura sanitaria che ospita una maternità.
Le squadre di soccorso sono intervenute nei distretti colpiti per valutare l’entità dei danni e cercare eventuali sopravvissuti sotto le macerie. A Kiev, il sindaco Vitali Klitschko ha riferito di numerose operazioni di emergenza in corso a seguito degli impatti.
Zelensky: “Serve un’azione globale, non silenzio”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito l’attacco come “uno dei più grandi contro Kiev” dall’inizio della guerra. In un accorato messaggio, ha sottolineato che l’aggressione non si è limitata alla capitale, ma ha coinvolto anche le regioni di Dnipro e Chernihiv, ampliando ulteriormente il raggio d’azione degli attacchi russi.
Zelensky ha poi puntato il dito contro l’uso di missili balistici nordcoreani da parte della Russia, elemento che aggiunge una nuova dimensione geopolitica al conflitto. Ha chiesto una risposta immediata e concreta da parte della comunità internazionale, in particolare dagli Stati Uniti, dall’Europa e da tutti quei Paesi che si sono espressi in favore della diplomazia.
“Azione, non silenzio. È questo ciò che serve”, ha dichiarato. “Solo una pressione forte e unita può costringere la Russia alla pace”.
Offensiva in aumento: secondo attacco massiccio in due giorni
L’attacco di martedì arriva meno di 24 ore dopo che la Russia aveva già lanciato un’ondata record di 499 missili e droni contro il territorio ucraino durante la notte di lunedì. L’intensificazione delle operazioni militari russe evidenzia una strategia aggressiva e sistematica volta a mettere sotto pressione le infrastrutture civili e militari ucraine.
Secondo gli analisti, l’obiettivo di Mosca è quello di logorare le difese aeree di Kiev e terrorizzare la popolazione, approfittando anche dei ritardi nei rifornimenti di armamenti occidentali all’Ucraina. Mentre il conflitto continua ad allargarsi, cresce l’attesa per una risposta internazionale che possa fermare l’escalation e riavviare il percorso diplomatico.
L'offensiva di Kiev
Numerosi aeroporti russi, tra i quali i quattro internazionali di Mosca e quello di San Pietroburgo, sono stati chiusi temporaneamente al traffico nelle prime ore di oggi a causa di attacchi di droni ucraini. Lo riferisce l'Agenzia per l'aviazione civile, citata dalla Tass.
Dei 102 droni che secondo il ministero della Difesa sono stati lanciati sul territorio della Federazione Russa, tre hanno preso di mira la regione di Mosca e due quella di Leningrado, di cui San Pietroburgo è capoluogo. Sempre secondo il ministero, tutti i velivoli senza pilota sono stati intercettati.
Un bambino di otto anni è rimasto ferito quando i rottami di un drone sono precipitati nella regione di Belgorod, secondo quanto riferito dal governatore, Vyacheslav Gladkov. Oltre a quelli di Mosca e San Pietroburgo, sono stati chiusi temporaneamente al traffico gli aeroporti di Kaluga, Tambov, Saratov, Samara, Kazan, Nizhnekamsk, Izhevsk and Kirov.