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Compagnia di navigazione turca cessa tutte le operazioni con la Russia

La nave cisterna Mersin
La nave cisterna Mersin Diritti d'autore  Сайт компании https://www.besiktasshipping.com/
Diritti d'autore Сайт компании https://www.besiktasshipping.com/
Di Irina Sheludkova
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Dopo le esplosioni sul tanker Mersin al largo di Dakar, Besiktas Shipping ha annunciato la sospensione di tutte le operazioni con la Russia, citando rischi inaccettabili per equipaggio e navi

La compagnia navale turca Besiktas Shipping, con base a Istanbul, ha annunciato l’interruzione di tutte le sue operazioni con la Russia, a seguito del grave incidente che ha colpito la sua petroliera M/T Mersin. La decisione, spiegata in un comunicato ufficiale, nasce da una “valutazione attenta” della situazione di sicurezza marittima, giudicata ormai insostenibile per navi ed equipaggio.

Il tanker Mersin era stato affondato - o comunque danneggiato - da quattro esplosioni esterne mentre era ancorato al largo di Dakar, in Senegal, nella notte tra il 27 e il 28 novembre. L’impatto aveva provocato un ingresso d’acqua nella sala macchine, ma, secondo la compagnia, l’equipaggio è stato tratto in salvo e non si sono registrati feriti o perdite di vite, né danni ambientali rilevanti.

Besiktas Shipping è tra i più grandi operatori turchi: la sua flotta comprende 29 petroliere. Con la decisione di sospendere ogni viaggio legato a porti o carichi russi - pur dichiarando di aver sempre rispettato le sanzioni internazionali - la società intende proteggere “personale e beni” da rischi considerati ormai “inaccettabili”.

Testo della dichiarazione
Testo della dichiarazione Сайт компании

Contesto e timori crescenti nel trasporto marittimo

L’attacco al Mersin si inserisce in un contesto più ampio di crescenti tensioni nella navigazione attorno al conflitto tra Russia e Ucraina. Negli ultimi giorni, secondo fonti russe e internazionali, altre petroliere presumibilmente legate alla cosiddetta “flotta ombra” russa sono state colpite nel Mar Nero, a testimonianza dell’escalation che coinvolge anche navi commerciali.

Secondo analisti del settore, ciò ha già portato a un aumento delle tariffe assicurative per le rotte marittime nell’area, riflettendo l’accresciuto rischio percepito.

Possibili conseguenze per il mercato globale dell’energia

La decisione di Besiktas Shipping potrebbe rappresentare un precedente per altre compagnie di navigazione, in un momento in cui la logistica energetica mondiale è sotto pressione. Ridurre i collegamenti con la Russia - sia per ragioni di sicurezza sia per rispetto delle sanzioni - potrebbe complicare ulteriormente il trasporto di idrocarburi e prodotti raffinati, con possibili ricadute sui costi globali.

La sicurezza nel Mar Nero

Recentemente, due petroliere della "flotta ombra" russa - Kairos e Virat - sono state attaccate nel Mar Nero. L'Ucraina ha utilizzato i droni marini Sea Baby di produzione nazionale per colpirle, hanno riferito fonti dell'Sbu.

Martedì è stata attaccata nel Mar Nero un'altra petroliera, la Midvolga 2, che avrebbe trasportato olio di girasole dalla Russia alla Georgia. Non si sa ancora chi ci sia dietro l'attacco, ma l'Ucraina ha immediatamente negato il coinvolgimento. Il Ministero degli Esteri ucraino ha dichiarato che:

"L'Ucraina non ha nulla a che fare con questo incidente e smentiamo ufficialmente qualsiasi affermazione di questo tipo da parte della propaganda russa". Inoltre, la presunta rotta dalla Russia alla Georgia attraverso la ZEE della Turchia non ha senso e suggerisce che la Russia potrebbe aver messo in scena l'intera faccenda".

Secondo la Reuters, il costo della navigazione attraverso il Mar Nero è aumentato dopo gli attacchi, poiché le compagnie di assicurazione hanno rivisto le tariffe legate ai rischi di guerra.

L'Ucraina, che si sta difendendo dall'aggressione militare russa, considera obiettivi militari legittimi le petroliere della "flotta ombra" russa e le raffinerie in territorio russo.

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