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Un decennio di Brexit: la Gran Bretagna resta indietro nella crescita e nel commercio

FILE - Sostenitori anti-Brexit di remain in the European Union si stringono all'ex primo ministro Boris Johnson avvolto in una bandiera dell'UE mentre chiedono un altro voto sulla Brexit. 2019
FILE - Sostenitori anti-Brexit di remain in the European Union si stringono all'ex primo ministro Boris Johnson avvolto in una bandiera dell'UE mentre chiedono un altro voto sulla Brexit. 2019 Diritti d'autore  Matt Dunham/Copyright 2019 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Matt Dunham/Copyright 2019 The AP. All rights reserved.
Di Una Hajdari
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L'analisi economica mostra che il Pil pro capite del Regno Unito è cresciuto fino al 10 per cento in meno rispetto a nazioni simili, poiché le imprese hanno congelato le spese e la produttività è diminuita

A quasi un decennio dal referendum sulla Brexit, l’economia britannica continua a deviare dalla traiettoria precedente al 2016, segnando una lenta ma costante erosione degli investimenti, della produttività e della sua posizione nel panorama globale. È quanto emerge da un nuovo rapporto del Decision Maker Panel, iniziativa di ricerca ospitata dal King’s College di Londra.

Secondo il documento, _“_all’inizio del 2025 l’economia del Regno Unito risultava inferiore dell'8 per cento rispetto a come sarebbe stata senza Brexit, secondo i dati macroeconomici, e del 6 per cento in base ai dati micro a livello d’impresa”.

Gli autori delineano un lungo periodo segnato da volatilità politica e modifiche continue alle regole commerciali, che hanno congelato o posticipato molte delle decisioni normalmente destinate a sostenere la crescita. Al posto di investire o assumere personale, le aziende hanno trascorso anni a prepararsi al prossimo annuncio o all’ennesimo cambiamento delle condizioni di scambio.

In tutta la nazione, piani di investimento sono stati accantonati e il tempo dei dirigenti si è concentrato più sulla gestione dei rischi legati alla Brexit che sullo sviluppo di nuovi prodotti o sull’espansione delle attività. Il rapporto stima che gli investimenti siano stati inferiori del 12-18 per cento, l’occupazione del 3-4 per cento e la produttività del 3-4 per cento rispetto a uno scenario senza Brexit.

L’impatto non è stato uniforme. Le imprese maggiormente integrate nelle catene di approvvigionamento europee - tra cui molti degli esportatori più produttivi del Paese -hanno subito le conseguenze più pesanti, indebolendo quei settori che storicamente hanno sostenuto la crescita britannica.

I ricercatori definiscono l’uscita del Regno Unito dall’Ue come una sorta di riforma commerciale al contrario: invece di eliminare barriere, ne ha introdotte di nuove, andando contro la tendenza delle economie globalizzate.

Tuttavia, i flussi commerciali non sono crollati subito dopo il referendum. Per alcuni anni il Regno Unito ha continuato a operare con le vecchie regole, nascondendo in parte la trasformazione in corso. La vera frattura si è verificata solo con l’attuazione del Trade and Cooperation Agreement, che ha iniziato a produrre effetti concreti solo dopo la sua entrata in vigore.

Con il passare degli anni, il Regno Unito ha iniziato a perdere terreno rispetto ai Paesi comparabili. La crescita economica è rimasta debole, il tenore di vita ha ristagnato e la posizione del Paese nelle classifiche internazionali si è deteriorata. Si stima che il Pil pro capite sia cresciuto “tra il 6 per cento e il 10 per cento in meno rispetto a economie simili”, collocando il Regno Unito “intorno al 10° percentile” tra le nazioni avanzate.

Il rapporto sottolinea anche come molte delle previsioni iniziali - pur corrette nella direzione - abbiano sottovalutato la durata dell’incertezza e la profondità con cui essa avrebbe influenzato i processi decisionali delle imprese. Ciò che i politici consideravano un periodo di aggiustamento temporaneo si è trasformato in un cambiamento strutturale che continua a permeare l’economia.

Nel complesso, i risultati descrivono una Gran Bretagna trasformata non tanto da un singolo evento politico, quanto da anni di energie disperse, calo di fiducia e perdita di competitività. A quasi dieci anni dal referendum, gli effetti della Brexit restano evidenti e non mostrano segni di attenuazione.

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