Durante un incontro con il presidente ceco Pavel, Zelensky ha confermato che 1,8 milioni di proiettili arriveranno da un’iniziativa guidata da Praga
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che l’Ucraina prevede di ricevere quest’anno circa tre milioni di proiettili d’artiglieria dai Paesi alleati, di cui 1,8 milioni saranno forniti attraverso un programma guidato dalla Repubblica Ceca.
L’annuncio è stato fatto durante un incontro a Praga con il presidente ceco Petr Pavel, ex generale della Nato, in un momento cruciale per le esigenze militari di Kiev. I due leader hanno anche discusso l’istituzione di una scuola congiunta per l’addestramento di piloti di jet da combattimento F-16.
“Ovviamente, per ragioni di sicurezza, non possiamo aprire una base di questo tipo in Ucraina in questo momento. Gli attacchi russi continuano ogni giorno. Ma stiamo lavorando con i nostri partner per creare scuole fuori dal Paese, e questo accadrà”, ha detto Zelensky.
Zelensky rilancia l'appello per un cessate il fuoco in Ucraina
Durante la visita ufficiale, il presidente ucraino ha rilanciato l’appello per un cessate il fuoco di 30 giorni, come inizialmente proposto dagli Stati Uniti, sottolineando che l’Ucraina è pronta ad avviare una tregua immediatamente.
“Oggi è il 54esimo giorno in cui la Russia ignora la proposta americana di un cessate il fuoco completo. Ma noi crediamo che sia possibile in qualsiasi momento, anche a partire da oggi. Una pausa di almeno 30 giorni darebbe una vera possibilità alla diplomazia”, ha affermato Zelensky, ringraziando la Repubblica Ceca per il sostegno alla proposta.
La visita di Zelensky coincide con l’annuncio da parte della Russia di un cessate il fuoco di 72 ore la prossima settimana, in occasione della Giornata della Vittoria del 9 maggio, che celebra la fine della Seconda Guerra Mondiale.
Nel frattempo, il presidente cinese Xi Jinping ha confermato una visita ufficiale a Mosca dal 7 al 10 maggio, dove incontrerà Vladimir Putin per discutere “l’ulteriore sviluppo delle relazioni di partenariato globale e interazione strategica” e affrontare “questioni dell’agenda internazionale e regionale”, secondo quanto riferito dal Cremlino.
Sempre domenica, in un’intervista trasmessa dalla televisione di Stato russa, Putin ha commentato i suoi 25 anni al potere, affermando che non vede la necessità di usare armi nucleari in Ucraina e spera che non si arrivi a tale scenario.
“La Russia ha la forza e i mezzi per portare il conflitto a una logica conclusione”, ha dichiarato il presidente russo, mantenendo toni più cauti rispetto a dichiarazioni passate.