L'Associazione ebraica europea ha prosto alle autorità di Berlino di convertire l'edificio in un centro educativo sulla propaganda passata e odierna, ma il problema è come finanziarlo
Nella periferia di Berlino c'è un edificio abbandonato che conserva il ricordo di un passato malvagio: la villa di Joseph Goebbels, che dirigeva la propaganda del regime nazista. Le autorità cittadine sono così desiderose di liberarsi della proprietà che sono disposte a cederla a titolo gratuito.
Hanno ricevuto varie offerte, e stanno valutando attentamente le proposte di riutilizzo dell'abitazione, perché non vogliono se ne faccia un uso improprio. Si teme, infatti, che gli estremisti di destra vogliano appropriarsene per scopi ideologici.
Anche l'Associazione ebraica europea si dice interessata: vorrebbe trasformare l'abitazione in un centro educativo su come la propaganda nazista ha portato all'Olocausto, creando un parallelismo con la propaganda odierna e i suoi rischi.
Il dipartimento delle finanze di Berlino ha dichiarato a Euronews che la proposta del gruppo è valida, ma c'è il problema di come finanziarla. Lo stato dell'edificio è tale che non è sicuro per le persone entrare, dunque per renderlo agibile e trasformarlo in un centro educativo occorrerebbe un investimento ingente: l'associazione dice che potrebbe fornire una parte dei fondi, ma chiede al governo di finanziare il resto.
L'edificio si trova nel Land del Brandeburgo, dove tra poche settimane si terranno le elezioni statali. A dieci minuti di distanza dalla villa di Goebbels i manifesti elettorali dell'estrema destra di Alternativa per la Germania invocano le deportazioni dei migranti. Il partito ha ottenuto il suo più grande successo nel fine settimana, arrivando primo alle elezioni statali in Turingia.