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Impossibile la sicurezza europea senza coinvolgere la Russia, dice il ministro ungherese Bóka

Il ministro ungherese per gli Affari europei János Bóka
Il ministro ungherese per gli Affari europei János Bóka Diritti d'autore Euronews 2024
Diritti d'autore Euronews 2024
Di Mared Gwyn JonesSergio Cantone
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

János Bóka dice a Euronews che l'Europa deve mantenere "un qualche tipo di rapporto" con Mosca se vuole salvaguardarsi

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L'Unione europea deve impegnarsi con la Russia se vuole costruire una "architettura di sicurezza sostenibile", ha dichiarato mercoledì il ministro ungherese per gli Affari europei, János Bóka, in un'intervista a Euronews.

"Noi, come tutti gli Stati membri dell'Unione europea, crediamo di dover sostenere pienamente la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina - ha aggiunto Bóka - Credo che questo sia fuori discussione, ma credo anche che un'architettura di sicurezza sostenibile non sia possibile senza coinvolgere la Russia attraverso i canali diplomatici".

Venerdì scorso, il primo ministro Viktor Orbán ha scatenato le reazioni dei leader dell'UE quando ha fatto una visita a sorpresa al presidente russo Vladimir Putin a Mosca, nell'ambito di quella che il premier ungherese descrive una "Missione di pace 3.0".

L'incontro con Putin ha fatto seguito al viaggio in Ucraina per colloqui analoghi con il presidente Volodymyr Zelensky.

La tempistica del viaggio a Mosca, pochi giorni dopo che Budapest ha assunto la presidenza di turno del Consiglio dell'Ue, e l'uso del marchio della presidenza dell'Unione europea nelle comunicazioni relative alla cosiddetta missione di pace hanno alimentato le ire di Bruxelles.

Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha dichiarato in una risposta piccata che "la presidenza di turno dell'Ue non ha il mandato di impegnarsi con la Russia a nome dell'Ue".

La risposta è arrivata pochi giorni prima che il più grande ospedale pediatrico di Kiev fosse colpito da un attacco che, secondo un'analisi delle Nazioni Unite, è stato causato da un missile russo diretto. Almeno due persone sono state uccise nell'ospedale e circa 50 sono rimaste ferite, tra cui sette bambini.

Alla domanda se l'Ungheria si sia rivolta a Putin alla luce delle atrocità che il Cremlino ha commesso in Ucraina, Bóka ha risposto: "Il bombardamento è orribile, è terribile".

"Penso che la perdita di vite umane e i danni che sono stati causati in questa guerra (...) sottolineano solo l'importanza della missione di pace del primo ministro ungherese", ha spiegato.

Orbán era "alla ricerca della disponibilità al cessate il fuoco"

In una lettera indirizzata a Michel e ai leader dell'UE, visionata dall'agenzia di stampa tedesca DPA, Orbán ha giustificato il suo viaggio a Mosca con le ripercussioni economiche che la guerra ha sul blocco dei 27 Paesi.

Orbán avrebbe affermato nella lettera che Putin si aspetta un rapido collasso da parte ucraina nei prossimi mesi.

Bóka ha dichiarato a Euronews che il viaggio del premier ungherese è stato concepito per "scoprire se c'è la volontà" di entrambe le parti per un cessate il fuoco e valutare come le istituzioni dell'Ue possano essere "utili" nel mediare una via d'uscita dal conflitto.

"Alcuni Stati membri ritengono che i nostri obiettivi strategici possano essere raggiunti con mezzi militari sul campo di battaglia. L'intenzione del primo ministro era quella di fornire ulteriori informazioni e chiarimenti che potessero alimentare queste discussioni", ha detto Bóka, aggiungendo che Orbán ha informato in via confidenziale sia Michel che i capi di Stato e di governo dell'Ue sui risultati del suo viaggio.

Zelensky ha sempre affermato che l'Ucraina non prenderà in considerazione colloqui con Mosca finché le forze russe non lasceranno tutto il territorio ucraino, compresa la Crimea.

Il ministro ha anche spiegato che l'Ungheria vede la Cina come un attore chiave nei futuri colloqui di pace, nonostante il ruolo di Pechino nel permettere a Mosca di aggirare le sanzioni occidentali fornendo componenti vietati al settore militare russo.

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L'Ue ha già sanzionato le aziende cinesi per averaiutato il Cremlino a procurarsi articoli vietati e letali.

Il ritardo del discorso del Parlamento europeo "è solo un problema di programmazione"

Orbán è pronto a rivolgersi al neoeletto Parlamento europeo per esporre le sue priorità per la presidenza dell'Ue, che il governo ungherese ha battezzato con lo slogan "Make Europe Great Again", ha dichiarato il ministro.

È convenzione che il leader del Paese che assume la presidenza parli durante la prima sessione plenaria del suo turno, ma Orbán non è stato invitato alla seduta inaugurale a Strasburgo prevista per la prossima settimana.

Due fonti che hanno familiarità con la questione hanno riferito a Euronews che il discorso di Orbán davanti all'emiciclo è stato intenzionalmente bloccato dal Parlamento, in seguito all'imbarazzo procurato dal suo viaggio in Russia e ai continui sforzi per far deragliare gli aiuti dell'Ue a Kiev.

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Ma Bóka ha respinto ogni suggerimento che Orbán sia stato escluso per motivi politici, sostenendo che il fatto che a luglio si terrà una sola sessione plenaria rende possibile ritardare il discorso del primo ministro.

"Non vedrei alcun intralcio politico in questo caso - ha spiegato - Penso che sia del tutto comprensibile che per la prima sessione del Parlamento europeo, quando eleggono i propri funzionari e quando eleggono o non eleggono il presidente designato della Commissione, sia perfettamente chiaro che non hanno tempo per questo".

"Credo che si tratti solo di un problema di programmazione. Non credo certo che il Parlamento europeo non sia interessato a una sincera cooperazione tra le istituzioni durante la presidenza ungherese".

L'intervista completa sarà trasmessa a breve nel programma Global Conversation di Euronews.

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Video editor • Amandine Hess

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