Per la prima volta dopo molti anni, i conservatori del PiS non sono il primo partito in Polonia, superati dai centristi del primo ministro Donald Tusk
I risultati delle elezioni europee in Polonia hanno premiato in modo tanto netto quanto inaspettato il primo ministro liberale Donald Tusk. La sua Coalizione civica (i cui eletti aderiranno al Partito popolare europeo) ha ottenuto infatti il 37,06% dei voti, secondo i risultati ancora non definitivi. Un risultato che pone fine a un decennio di vittorie del partito nazionalista Diritto e Giustizia (PiS) di Jaroslaw Kaczynski.
Quest'ultimo, in ogni caso, si piazza al secondo posto tallonando Tusk con il 36,6% dei voti. L'estrema destra della Confederazione Libertà e Indipendenza segue ad ampia distanza, con il 12,08%, ma segnando la migliore performance dalla nascita del partito (che ha tuttavia solo sei anni di vita).
20 seggi per il PPE e altrettanti per ECR, 3 per S&D
L'alleanza tra Partito contadino polacco e i Cristiano-democratici ha ottenuto infine il 6,91%, mentre il sinistra moderata si è fermata al 6,3%.
Tenuto conto dei distinguo anche all'interno delle coalizioni, dalla Polonia al PPE dovrebbero arrivare 20 seggi, altrettanti al gruppo ECR, 3 per S&D, 2 per Renew e altri 8 andranno ad altri gruppi o indipendenti.