Secondo un rapporto dell'Agenzia dell'Ue per i diritti fondamentali gli elettori disabili hanno ancora difficoltà a votare nei Paesi del blocco e saranno ostacolati anche nelle prossime elezioni europee di giugno
Gli Stati membri hanno compiuto progressi significativi in materia di accessibilità dopo le elezioni europee del 2019, ma sono ancora lontani dal garantire una partecipazione paritaria degli elettori con disabilità. È la fotografia scattata dall'Agenzia dell'Ue per i diritti fondamentali in un rapporto pubblicato questa settimana.
Tutti i 27 hanno firmato e ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità che mira a promuovere, proteggere e garantire pieni e uguali diritti umani a tutte le persone con disabilità. Per la Convenzione gli Stati membri devono garantire che le elezioni siano concepite e condotte tenendo conto dei diversi tipi di disabilità.
Le difficoltà delle persone disabili in vista delle elezioni
Secondo il rapporto ciò non avviene in 15 Paesi europei dove gli ostacoli impediscono alle persone con disabilità di votare. Le barriere vanno da seggi inaccessibili a restrizioni al voto per le persone sotto tutela legale.
I Paesi indicati come inadempienti dal rapporto sono Bulgaria, Croazia, Danimarca, Estonia, Germania, Grecia, Francia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Polonia, Portogallo, Slovacchia e Spagna.
I problemi iniziano molto prima del giorno del voto: ad alcuni cittadini viene infatti proibito di comprendere le informazioni di base riguardo le elezioni, sia sui siti web dei diversi gruppi politici che sui portali delle amministrazioni pubbliche.
Le misure per migliorare il voto per i disabili
Alcune misure per migliorare la situazione sono già state introdotte in Belgio, Finlandia e Polonia, solo per citarne alcuni, dove viene fornito il trasporto per i disabili che desiderano votare.
Tra i suggerimenti proposti dal rapporto dell'Agenzia l'introduzione di tecnologie di descrizione audio e schede elettorali in Braille per le persone non vedenti, sottotitoli, trascrizioni di testi e didascalie per quelle sorde o con problemi di udito e informazioni chiare e comprensibili per i cittadini con disabilità intellettive.
Nonostante la direttiva della Commissione europea del 2021 garantisca che i siti web del settore pubblico e le app mobili degli Stati membri siano accessibili alle persone con disabilità, solo in tre Stati membri - Austria, Finlandia e Francia - i siti web pubblici che forniscono istruzioni per il voto e informazioni sui candidati soddisfano i nuovi standard di accessibilità.
Secondo la Commissione Ue, circa 87 milioni di persone nel blocco hanno una forma di disabilità, mentre i dati Eurostat mostrano che nel 2022 il 27 per cento della popolazione dell'Ue di età superiore ai 16 anni ha dichiarato di aver subito limitazioni nelle proprie attività abituali a causa di problemi di salute.