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Afd: Krah lascia il comitato esecutivo, Salvini e Le Pen rompono col partito tedesco

Maximilian Krah si è dimette come membro del Comitato esecutivo federale dell'Afd
Maximilian Krah si è dimette come membro del Comitato esecutivo federale dell'Afd Diritti d'autore AP Photo/Jean-Francois Badias
Diritti d'autore AP Photo/Jean-Francois Badias
Di Alice TideyIsidoro Patalano
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Il politico tedesco si è dimesso dal Comitato esecutivo federale dell'Afd a seguito di pressioni ricevute dagli alleati di destra per alcune dichiarazioni problematiche. Negli ultimi mesi Alternative für Deutschland è stata al centro di numerosi scandali

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Maximilian Krah si è dimesso con effetto immediato come membro del Comitato esecutivo federale dopo che alcune sue dichiarazioni hanno irritato gli alleati alle elezioni europee. Le pressioni degli alleati di destra, la Lega di Salvini, dal Rassemblement National di Le Pen (Rf) e il Partito Popolare Danese (Df) hanno costretto il candidato principale alle elezioni europee per l'estrema destra Alternative für Deutschland (Afd) a lasciare l'incarico.

"Riconosco che le mie dichiarazioni fattuali e differenziate vengono usate come pretesto per danneggiare il nostro partito", ha scritto il politico in post su X.

"L'ultima cosa di cui abbiamo bisogno in questo momento è un dibattito su di me. L'Afd deve mantenere la sua unità. Per questo motivo mi asterrò da ulteriori apparizioni in campagna elettorale con effetto immediato e mi dimetterò da membro del Comitato esecutivo federale".

Non è ancora chiaro se si candiderà alle elezioni europee come membro dell'Afd. Ma le sue dimissioni non arrivano come un fulmine a ciel sereno. La scorsa settimana hanno fatto scalpore le dichiarazioni del politico ai media italiani. Secondo Krah coloro che hanno indossato la divisa delle SS naziste durante la Seconda Guerra Mondiale non sono "automaticamente criminali".

"Bisogna valutare caso per caso. Alla fine della guerra, le SS erano quasi un milione. Anche il premio Nobel Günter Grass era un membro delle Waffen-SS (SS combattenti)", ha aggiunto.

"Afd deve lasciare l'Id": gli alleati non condividono le posizioni del politico tedesco

In una mossa coordinata, diversi alleati dell'Afd nel gruppo europeo di estrema destra Identità e Democrazia (Id) hanno annunciato che avrebbero rotto col partito tedesco a causa dei commenti di Krah.

Anders Vistisen, candidato di punta del Partito Popolare Danese dell'estrema destra danese ha scritto martedì sera su X che "Maximilian Krah dell'Afd ha dimostrato con le sue dichiarazioni e azioni di non appartenere al gruppo Id".

"Se l'Afd non approfitta della situazione e non si libera di Krah, la posizione del Df è che l'Afd deve lasciare il gruppo Id".

In un dibattito televisivo martedì sera Jordan Bardella, leader del Rassemblement National, ha confermato che il suo partito non siederà più con l'Afd dopo le elezioni del 6-9 giugno.

"Penso che l'Afd con cui abbiamo avuto l'opportunità di lavorare al Parlamento europeo negli ultimi cinque anni abbia oltrepassato alcuni limiti e, di conseguenza, il Rassemblement National avrà nuovi alleati alla fine delle elezioni europee, ma non siederà più a fianco dell'Afd".

Sostegno a tali posizioni anche da Matteo Salvini che appoggia le posizioni di Rn e Df. Una fonte della Lega ha dichiarato in un comunicato martedì sera che "come sempre, Matteo Salvini e Marine Le Pen sono perfettamente allineati e d'accordo".

Una serie di scandali risulta fatale all'Afd

Le dichiarazioni del fine settimana di Maximilian Krah non sono l'unico scandalo che ha colpito Alternative für Deutschland durante la campagna per le elezioni europee.

Lo scorso mese l'assistente di Krah, Jian Guo, è stato arrestato in Germania con l'accusa di essere "un dipendente dei servizi segreti cinesi" e di aver "ripetutamente trasmesso informazioni su negoziati e decisioni del Parlamento europeo all'intelligence del suo cliente". Guo è anche accusato di aver tenuto sotto controllo i dissidenti cinesi che vivono in Germania.

La Polizia ha perquisito l'ufficio di Krah e Guo, ma l'eurodeputato si è rifiutato di dimettersi per lo scandalo, soprannominato Chinagate.

Petr Bystron, il secondo nome della lista dell'Afd, ad aprile è stato accusato di aver accettato oltre 20 mila euro in contanti da un'operazione russa di propaganda nel blocco europeo.

Lo scorso gennaio in Germania si sono tenute numerose proteste di massa. Il sito investigativo Correctiv aveva rivelato che alcuni alti funzionari dell'Afd avevano tenuto una riunione segreta per discutere di "remigrazione", ovvero la deportazione forzata di tutti gli stranieri e dei cittadini tedeschi di minoranza etnica.

Questi scandali hanno danneggiato l'AfD nei sondaggi. Sebbene rimanga in seconda posizione dietro l'Unione Cristiano-Democratica di Germania(CDU), il suo elettorato è in calo.

Il divario e le influenze dei partiti europei

Il gruppo Identità e Democrazia sembrerebbe essere uno dei favoriti alle prossime elezioni europee. Con l'alleanza con Alternative für Deutschland, il numero di seggi salirebbe da 59 a 82. Lo svela il Centro sondaggi di Euronews.

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Anche il gruppo euroscettico di destra dei Conservatori e Riformisti Europei (Ecr), che conta tra i suoi membri ex partiti dell'Id, dovrebbe crescere da 68 a 75 seggi, mentre il numero di eurodeputati di destra non allineati dovrebbe aumentare di 7 a 55.

L'influenza delle formazioni di estrema destra è stata tradizionalmente debole a causa del cosiddetto cordone sanitario, ossia il rifiuto dei partiti favorevoli all'Ue a collaborare con loro, ma anche a causa delle lotte interne di questi gruppi su questioni chiave tra cui l'immigrazione.

In un'intervista rilasciata a Euronews all'inizio di questa settimana, Vistisen ha suggerito che Ecr e Id potrebbero cercare di appianare le loro differenze per aumentare la loro influenza.

"A mio parere ciò che non va è che ci sono due gruppi a destra. Credo che questo abbia più a che fare con le grandi personalità in alcuni dei partiti più grandi che con le differenze politiche".

"Non c'è più divisione politica tra l'Id e l'Ecr rispetto quella che si può vedere all'interno del Partito Poplare europeo, dei Socialisti e Democratici o dei partiti di Rinnovamento", ha aggiunto.

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