Durante un comizio in Catalogna, il presidente del governo ha ammesso che proporrà il riconoscimento della Palestina come Stato al Parlamento spagnolo mercoledì prossimo
Il primo ministro spagnolo, Pedro Sánchez, ha annunciato sabato che la Spagna riconoscerà ufficialmente lo Stato palestinese durante il suo mandato. Durante un comizio in Catalogna, Sánchez ha difeso questa misura "per convinzione morale", considerandola "una giusta causa" e "l'unico modo" per raggiungere la pace e la sicurezza nel conflitto israelo-palestinese. Anzi, si è spinto oltre e ha detto che la proporrà mercoledì prossimo.
Sánchez ha inoltre sollecitato la fine della violenza e l'arrivo di aiuti umanitari a Gaza. Allo stesso evento, Sánchez ha criticato il Partito Popolare per il rifiuto di riconoscere lo Stato palestinese e ha risposto all'ex presidente José María Aznar affermando che "la Spagna lo riconoscerà".
Durante il comizio, ha riconosciuto il buon risultato del suo partito nelle elezioni catalane del 12 maggio e ha affermato che Salvador Illa sarebbe un buon presidente della Generalitat.
La Spagna sarebbe il decimo Paese europeo a riconoscere lo Stato palestinese
Sono già nove i Paesi europei che hanno riconosciuto la Palestina come Stato e la Spagna sarebbe il decimo. Nella lista ci sono: Bulgaria, Cipro, Repubblica Ceca, Ungheria, Malta, Polonia, Romania, Slovacchia e Svezia.
La lista potrebbe allungarsi, dato che venerdì Sánchez ha confermato che il riconoscimento non avverrà nel Consiglio dei ministri di martedì, come era stato suggerito, ma "nei prossimi giorni", dato che si sta ancora coordinando con altri Paesi europei per compiere il passo.
L'Italia non ha ancora riconosciuto la Palestina. Durante un question time dello scorso gennaio, la premier Giorgia Meloni ha ribadito di essere favorevole alla soluzione a due Stati, ma ha sottolineatoche il riconoscimento dello stato palestinese non può essere richiesto unilateralmente, e che anche i palestinesi dovranno riconoscere lo stato ebraico.