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Spagna: inchiesta moglie Pedro Sánchez, la Procura di Madrid chiede archiviazione del caso

 Pedro Sánchez
Pedro Sánchez Diritti d'autore Virginia Mayo/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
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Di Euronews
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Il primo ministro spagnolo Sánchez ha fatto sapere che si prenderà alcuni giorni per riflettere dopo che la moglie è risultata coinvolta in un caso di corruzione. La Procura di Madrid ha chiesto l'archiviazione del caso che coinvolge Begoña Gómez

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Il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez ha sospeso le sue funzioni pubbliche mercoledì e ha annunciato che si prenderà un po' di tempo per "fermarsi e riflettere" sull'opportunità di rimanere in carica.

La decisione arriva dopo che un tribunale ha aperto un'indagine preliminare per corruzione contro sua moglie, Begoña Gómez. In una lettera aperta al pubblico, il presidente ha accusato la destra e l'estrema destra di perpetrare una strategia di "molestie e demolizione" contro di lui e sua moglie.

Ma cosa accadrebbe se Pedro Sánchez si dimettesse definitivamente: verrebbero indette elezioni generali?

Voto di fiducia o dimissioni

Un'opzione è quella di presentare un voto di fiducia al Congresso dei Deputati, in modo da avere l'appoggio della plenaria, se necessario, per continuare a guidare il governo.

Un'altra possibilità è che annunci le sue dimissioni e proponga un altro candidato socialista, ma questo comporterebbe l'apertura di consultazioni con il Re di Spagna e il nuovo candidato dovrebbe sottoporsi a un voto di fiducia al Congresso dei Deputati.

Sánchez potrebbe anche annunciare che rimarrà al governo fino al 29 maggio, data in cui, per legge, potrebbe indire nuove elezioni generali, che dovrebbero tenersi a luglio.

L'opposizione accusa Sánchez di fare "vittimismo"

La decisione ha provocato una serie di reazioni da parte dei membri dell'opposizione spagnola, che hanno subito criticato la mossa, affermando che Sánchez stava scommettendo sul "vittimismo e sulla pietà".

"Riteniamo che, invece di scomparire per cinque giorni, il presidente dovrebbe apparire con urgenza per dare una spiegazione ragionata degli scandali che hanno coinvolto il suo partito, il suo governo e il suo partner", ha dichiarato Cuca Gamarra, segretario generale del Partito Popolare. Il leader dell'opposizione Alberto Núñez Feijóo ha affermato che Sánchez "cercherà di vittimizzarsi e di polarizzare la società spagnola". Secondo Feijóo il premier "sequestrare la nazione per metterla a disposizione della strategia elettorale e giudiziaria" dei socialisti promuovendo uno "spettacolo adolescenziale affinchè gli chiedano di non andarsene".

I membri del governo hanno difeso Sánchez dopo l'annuncio delle indagini. Yolanda Díaz, leader del Sumar e secondo vicepresidente del governo, ha scritto in un post su X che "l'offensiva della destra non può avere la meglio".

Non si sa se Pedro Sánchez annuncerà le sue dimissioni da primo ministro o se rimarrà alla guida del governo. Qualunque sia la decisione, Sánchez****ha scosso ancora una volta lo scacchiere politico spagnolo.

Psoe chiede a Sánchez di non dimettersi

"Siamo tutti molto impegnati affinché la decisione che prenderà lunedì Pedro Sánchez sia quella di continuare a guidare un progetto imprescindibile per questo Paese, di successo economico e sociale". Le parole della numero due del governo spagnolo, la vicepremier Maria Jesus Montero fanno eco alla posizione del governo, del Psoe e dei militanti socialisti che in rete si schierano tutti dalla parte del primo ministro Sánchez.  

L'ex premier José Rodriguez Zapatero ha detto di "comprendere molto bene e rispettare il sentimento" che ha portato Sánchez a riflettere sulle dimissioni. Ha inoltre fatto appello ai simpatizzanti socialisti "a mobilitarsi" fino a lunedì perché "vinca la democrazia degli affetti e si imponga alla democrazia dell'odio". Una manifestazione di solidarietà al premier è stata convocata per sabato 27 aprile a Madrid, sulla piattaforma Change.org è invece partita una raccolta firme con l'appello al presidente del Consiglio a restare alla Moncloa.

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