Borrell, Ucraina e Balcani presto nell'Ue, ma serve un orizzonte temporale

L'Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell.
L'Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell. Diritti d'autore Euronews
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Di Efi Koutsokosta
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Il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, spiega che l'Ucraina ed i Balcani occidentali dovranno presto unirsi ai Ventisette e chiede un orizzonte temporale per dare slancio al processo.

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Il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, in una riunione con i ministri degli Esteri dell'Ue, ha rilanciato il dibattito sull'allargamento affermando che l'Ucraina ed i Balcani occidentali dovranno presto aderire ai Ventisette e che alla fine del mese si terrà un incontro con i ministri dei Balcani occidentali. Ha anche affermato che è necessario un obiettivo temporale per accelerare il processo, ma ha evitato di fornire una data specifica.

"Penso che la guerra in Ucraina abbia avuto un effetto collaterale cioè quello di accelerare il processo di allargamento che è sicuramente un processo meritocratico, ma allo stesso tempo penso che sia bene fissare un obiettivo politico, un orizzonte, per poter per dare un impulso politico al processo. E questo vale anche per noi. Perché sì, anche noi dobbiamo essere preparati per un allargamento che potrebbe portare ad altri dieci membri nell'Unione europea", ha precisato Borrell.

Ma man mano che la prospettiva dell’adesione dell’Ucraina all'Ue si avvicina, sorgono dubbi su come ciò possa essere portato a termine senza mettere a rischio il progetto dell’Ue.

Quale sarebbe l’impatto, ad esempio, sul bilancio dell’Ue che è già sotto pressione? Gli analisti ammettono che le promesse e lo slancio ci sono, ma l’Ue ha ancora molto lavoro da fare da sola.

"Gli Stati membri stanno appena iniziando a rendersi conto e ad affrontare la realtà di ciò che implica una riforma, di cosa cambierà per loro, dei benefici e di come dovranno contribuire all'Ue", ha spiegato l'analista del Centro per gli studi strategici e internazionali (CSIS)Mathieu Droin. "In primo luogo, la prima cosa da fare è capire come l'Ucraina sarà in grado di riformarsi. E quello che stiamo vedendo è che sono davvero, veramente impegnati e hanno svolto un'enorme mole di lavoro nell'arco di un anno, il che è davvero, davvero impressionante. Ma non è ancora chiaro come l'Ue intenda farlo, perché ci sono molte domande sul processo decisionale all'interno dell'Ue, su come ricalibrare diversi programmi, ad esempio, sull'agricoltura, visto che l'Ucraina è uno dei principali paesi agricoli", ha precisato. 

Nella riunione, i ministri hanno ampiamente discusso anche del sostegno all'Ucraina. Borrell ha ammesso che l'Ungheria sta ancora bloccando l'ottava tranche di 500 milioni di euro di aiuti militari dell'Ue all'Ucraina.

Budapest sostiene che la designazione della sua banca OTP nella lista ucraina degli sponsor internazionali della guerra sia "inaccettabile" e vuole che il nome venga completamente rimosso dall'elenco come precondizione per dare il via libera all'ultimo pacchetto di aiuti militari nell'ambito del cosiddetto Fondo europeo per la pace (EPF).

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