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Il Parlamento europeo regola l'Intelligenza artificiale: no al riconoscimento facciale in diretta

Il ragolamento europeo sull'intelligenza artificiale sarà ora discusso tra Consiglio e Parlamento
Il ragolamento europeo sull'intelligenza artificiale sarà ora discusso tra Consiglio e Parlamento Diritti d'autore Mark Baker/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Mark Baker/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
Di Aida Sanchez Alonso
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Divieto assoluto anche per gli strumenti di riconoscimento delle emozioni e polizia predittiva nella posizione dell'Eurocamera, che dovrà ora essere negoziata con gli Stati membri. Il correlatore Benifei: "L'Ue non vuole la sorveglianza di massa"

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Il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza l'Ai Act, il primo regolamento al mondo sull'intelligenza artificiale, i cui dettagli dovranno ora essere negoziati con gli Stati membri dell'Unione.

"Oggi interagiamo sempre di più con sistemi di intelligenza artificiale in quasi tutto ciò che facciamo, nella vita quotidiana o nelle nostre attività economiche. Iniziamo a renderci conto che ci sono anche dei rischi", dice a Euronews l'eurodeputato liberale rumeno Dragoş Tudorache, correlatore del testo. 

"Stiamo inserendo delle regole per assicurarci che questi rischi siano ben bilanciati, attraverso la trasparenza e la conoscenza del funzionamento di tali sistemi. In modo che gli utenti, cioè tutti noi, possano utilizzarli con piena fiducia.

Gli emendamenti respinti

Uno dei punti chiave è il divieto negli spazi pubblici ai sistemi di riconoscimento facciale in tempo reale, considerati "attività di sorveglianza biometrica".

Il testo finale non comprende alcuni emendamenti presentati dal Partito popolare europeo, che chiedeva esenzioni per garantire l'utilizzo del riconoscimento facciale nei casi di ricerca di persone scomparse, per la prevenzione di attacchi terroristici e l'identificazioni di autori di reati.

Fonti del Ppe spiegano a Euronews che l'assenza di molti dei loro eurodeputati, impegnati a Milano per il funerale di Silvio Berlusconi, non ha permesso l'approvazione degli emendamenti.

"L'Unione Europea non vuole la sorveglianza di massa, non viola i diritti dei cittadini"
Brando Benifei
Eurodeputato dei Socialisti e democratici e correlatore dell'Ai Act per il Parlamento

Riconoscimento facciale solo in differita

"È falso dire che attraverso il riconoscimento facciale in tempo reale negli spazi pubblici possiamo rendere le persone più sicure. I dati mostrano il contrario: ci sono discriminazioni, problemi e uso improprio dei dati", spiega a Euronews Brando Benifei, capo-delegazione del Partito democratico e correlatore del testo.

"Pensiamo sia importante mantenere una posizione chiara. L'Unione Europea non vuole la sorveglianza di massa, non viola i diritti dei cittadini.

Secondo il testo approvato, la sorveglianza biometrica sarà  vietata in tempo reale ma potrebbe essere comunque utilizzata "in differita", in alcuni casi specifici, ad esempio durante un'indagine.

Banditi invece i sistemi di "polizia predittiva", cioè la profilazione basata su precedenti comportamenti criminali.

Massima trasparenza, infine, per i contenuti prodotti da strumenti di intelligenza artificiale generativa come ChatGPT, di cui sarà obbligatorio rivelare l'origine

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