Scarseggiano i farmaci in tutta l'Unione Europea

In Italia esiste una lista di "farmaci attualmente carenti"
In Italia esiste una lista di "farmaci attualmente carenti" Diritti d'autore Leon Keith/AP
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Di Aida Sanchez Alonso
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Aumento della domanda e problemi nelle forniture fra le cause individuate dalla commissaria alla Salute Stella Kyriakides. Che a breve proporrà un intervento legislativo sul tema

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In molti Paesi dell'Unione Europea scarseggiano alcuni tipi di farmaci, tra cui gli antibiotici come l'amoxicillina, o i medicamenti per alleviare raffreddore, influenza e altre infezioni respiratorie. Anche se la situazione è considerata critica in molti Stati, esperti e farmacie raccomandano ai cittadini di non accumulare scorte, cosa che acuirebbe il problema. 

Cause e conseguenze

Alla radice di questa carenza ci sono diverse cause, spiega la commissaria europea alla Salute Stella Kyriakides.

"Le principali cause identificate sono il forte aumento della domanda, provocato da un maggior numero di infezioni respiratorie insieme a una capacità produttiva insufficiente. Poiché questi prodotti vengono autorizzati a livello nazionale, le autorità competenti dei vari Stati membri stanno già mettendo in atto misure di compensazione".

Tra le soluzioni adottate c'è la vendita di farmaci generici equivalenti, che hanno cioè gli stessi principi attivi di un determinato medicinale. In alcuni Paesi stanno avvedendo anche modifiche ai formati distribuiti, con le compresse che diventano sciroppi.

"La disponibilità di soluzioni pediatriche, cioè pensate appositamente per i bambini, è generalmente inferiore rispetto alle normali compresse da deglutire. Ma con le infezioni che colpiscono i bambini, la richiesta è maggiore rispetto alle formulazioni per adulti", dice Steffen Thirstrup, Chief Medical Officer dell'Agenzia europea per i medicinali (Ema).

In Spagna le carenze sono aumentate del 38% in un anno, mentre in Italia esiste una lista di "medicinali attualmente carenti" costantemente aggiornata dall'Agenzia del farmaco. Ma a un problema globale servono soluzioni europee.

"Serve diversificazione. Certo, sarebbe utile riportare in Europa la produzione di alcuni elementi cruciali, come i principi attivi farmaceutici. Ma non possiamo riportare in Europa la produzione di tutto il materiale che utilizziamo per i medicinali", dice a Euronews Ilaria Passarani, segretaria generale del Gruppo Farmaceutico dell'Unione Europea.

"Non è realistico e avrebbe anche delle conseguenze negative, tra cui, ad esempio, il possibile aumento del prezzo dei farmaci, legato al rispetto delle leggi ambientali, delle leggi sul lavoro che non sono necessariamente rispettate in altri Paesi"

A marzo, la Commissione europea proporrà un'iniziativa legislativa sul tema, con obblighi più rigorosi per soddisfare le forniture e anticipare le carenze.

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