Più farmaci per tutti: la strategia della Commissione europea

Stella Kyriakides è commissaria europea alla Salute dal 2019
Stella Kyriakides è commissaria europea alla Salute dal 2019 Diritti d'autore EbS
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Di Gregoire Lory
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La commissaria alla Salute Stella Kyriakides ha presentato la proposta di riforma del settore farmaceutico. Punta a rendere i prodotti più economici e ridurre le disparità fra gli Stati dell'Ue

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Farmaci più accessibili e meno cari in tutti i Paesi dell'Unione Europea. Questo l'obiettivo della Commissione, che con la proposta di riforma del settore farmaceutico appena presentata punta a creare un mercato unico nel settore e ridurre le disparità tra gli Stati membri, al momento ancora molto accentuate, come ha spiegato la commissaria europea alla Salute Stella Kyriakides.

"Mentre oggi i pazienti negli Stati membri occidentali più grandi hanno accesso al 90% dei farmaci di nuova approvazione, nella parte orientale dell'Ue e negli Stati più piccoli questo numero scende al 10%. Ci sono cittadini europei che devono aspettare da 4 mesi a più di 2 o 3 anni per questi farmaci".

"I pazienti nei Paesi occidentali più grandi hanno accesso al 90% dei farmaci di nuova approvazione, nella parte orientale dell'Ue e negli Stati più piccoli al 10%"
Stella Kyriakides
Commissaria europea alla Salute

Le proposte in campo

Fra le proposte dalla Commissione c'è la riduzione del periodo di valutazione di una farmaco, dall'attuale media di 400 giorni a 180.

Ma anche misure di sostegno al settore, come la possibilità di ottenere per i farmaci un brevetto dalla durata complessiva più lunga: 12 anni invece dei 10 attuali.

Le compagnie farmaceutiche che sviluppano un antimicrobico davvero innovativo, inoltre, otterrano un voucher che garantisce un anno in più di brevetto su un altro farmaco, per ricompensare gli sforzi profusi nella ricerca e incentivare lo sviluppo in una nicchia di mercato non particolarmente remunerativa.

Il buono può essere utilizzato dall'azienda o anche rivenduto a un'altra concorrente, ma i voucher saranno forniti in numero limitato per un periodo limitato: non più di 10 in 15 anni. 

Stop alle carenze di farmaci

Garantire un approvvigionamento sicuro per i consumatori europei è un altro degli obiettivi e affrontare le carenze deve essere la priorità.

"In 9 casi su 10, i farmaci in carenza sono farmaci prescritti, quindi non quelli "di conforto" acquistati in farmacia, ma quelli suggeriti da un medico per un bisogno terapeutico specifico", spiega a Euronews Monique Goyens, direttrice dell'Organizzazione europea dei consumatori

"In questi casi, secondo i nostri studi e sondaggi, quasi la metà dei consumatori ha avuto problemi in caso di penuria".

Per ovviare al problema, la Commissione propone l'istituzione di meccanismi di allerta da parte delle imprese, un elenco di farmaci definiti "critici" e l'identificazione dei punti deboli nelle catene di approvvigionamento.

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