Una petizione ambientalista chiede alla Commissione Ue di imporre dispositivi di sorveglianza sulle navi da pesca. Ogni anno muoiono 10.000 delfini che finiscono nelle reti per sbaglio
Telecamere sui pescherecci per porre fine al fenomeno della pesca accidentale dei delfini.
La proposta arriva da una petizione sottoscritta da una trentina di Ong ambientaliste che la Commissione europea intende valutare domani.
Secondo il WWF, ogni anno tra gli 8.000 e i 10.000 delfini finiscono nelle reti per sbaglio e vengono rigettati in acqua morti, come spiega Antonia Leroy, responsabile europea del Ocean Policy del WWF: "L'installazione di telecamere sui vascelli consentirebbe di identificare - spiega l'esperta - le specie colpite ma anche di misurare il fenomeno del cosiddetto bycatch, ovvero le catture accessorie quando si intende pescare altri pesci. La misurazione in base alle zone e ai periodi permetterebbe di fare un lavoro molto importante sulla prevenzione del rischio".
Sempre secondo il WWF il 40% del pescato mondiale è catturato in modo non intenzionale e viene rigettato in acqua morto o moribondo. Per gli ambientalisti, le telecamere potrebbero porre un freno al fenomeno ma i pescatori non sembrano convinti, perché, come spiega l'associazione Europêche, sarebbe meglio ospitare semplicemente degli osservatori a bordo piuttosto che essere osservati tutto il tempo.
Sistemi di videosorveglianza sono già in uso in diversi pescherecci in Australia, Canada e Stati Uniti. Per le Ong, questa misura servirebbe a sensibilizzare di più gli operatori dell'industria ittica.