In questa puntata di "Smart Regions" vedremo come nell'Europa Centrale il progetto BioComPack, che comprende anche l'Italia, stia stravolgendo le abitudini degli imballaggi industriali, favorendo finalmente il "packaging sostenibile", con carta e plastica biodegrabile, anche insieme.
Luoghi: Bled (Slovenia) e Dorog (Ungheria)
Argomento: lo smaltimento degli imballaggi in carta e plastica e lo sviluppo del "packaging sostenibile", con l'uso di bioplastica
Storia: è soprattutto nell'Europa Centrale che il processo di smaltimento dei rifiuti e degli imballaggi in carta e plastica insieme, quasi impossibili da riciclare, ha ancora molti passi in avanti da verso verso la biodegradabilità. Ma grazie ad un progetto europeo - che comprende anche l'Italia - le cose stanno già andando meglio
"Packaging sostenibile"
Bled, in Slovenia è nota per il suo lago e...per la sua torta alla crema, la famosa Torta di Bled.
Nella caffetteria-pasticceria "Conditus" di Andrej Klinar, come in altri luoghi turistici di Bled, si scommette sul "packaging sostenibile".
Invece delle classiche scatole di plastica, l'idea ora è di utilizzare carta riciclabile. E imballaggi di plastica. Questi due materiali - che si trovano combinati in molti altri imballaggi - sono molto difficili da riciclare quando sono insieme.
Tuttavia, il progetto europeo BioComPack ha creato prototipi di carta e plastica "biobased" e biodegradabili.
Andrej lo spiega cosi ai suoi clienti.
"Cerchiamo di risolvere il grosso problema dei rifiuti plastici"
"Poichè esiste un grosso problema con i rifiuti, soprattutto con la plastica, penso sia molto positivo, da un punto di vista naturale, che vengano gettati interamente nel compost, in modo che si possano decomporre interamente", spiega Andrej Klinar.
"Cosi cerchiamo di risolvere questo problema o, almeno, di ridurlo".
Ancora troppi rifiuti in Europa
Attualmente non è così, però: gli imballaggi di plastica e carta non riciclabili rappresentano 32,2 milioni di tonnellate di rifiuti nell'UE.
Il progetto BioComPack richiede un cambiamento di rotta lungo tutta la catena produttiva.
La carta e il cartone rappresentano il 41% dei rifiuti di imballaggio generati nell'UE.
10 partner e 6 paesi per un progetto comune
Il progetto BioComPack, per un totale di quasi due milioni di euro, è sostenuto dalla Politica di Coesione europea, che ha investito 1 milione e 630.000 euro.
Vi partecipano dieci partner (istituti di ricerca e innovazione, ma anche aziende industriali e di riciclo) provenienti da sei paesi dell'Europa centrale (Ungheria, Slovacchia, Slovenia, Italia, Croazia, Polonia).
Plastica e carta insieme negli imballaggi: in Ungheria ci provano
Ad esempio, un'azienda familiare ungherese sta sperimentando il progetto BioComPack.
Qui testano carta biodegradabile e imballaggi in plastica.
Uno dei problemi della plastica biodegradabile è che è molto costosa, ma - combinata con la carta - l'imballaggio diventa più economico.
E anche la sensibilizzazione alla biodegradabilità fa parte del progetto.
In effetti, è più economico rivestire il biopolimero (bioplastica) su carta che utilizzare solo biopolimero perché la carta è un materiale più economico. Quindi se il 100% di solo biopolimero è più costoso, si può "miscelare" l'80% di carta e solo il 20% di biopolimero.
La carta può dare al materiale una resistenza sufficiente ad avere un sottile strato di biopolimero per renderlo grande, impermeabile all'acqua e termosaldabile.
L'esperimento al Sziget Festival
Andras Ugrin, titolare della Ugrinpack, ci spiega:
L'anno scorso abbiamo convinto alcuni ristoranti del famoso Sziget Festival di Budapest ad aderire al nostro progetto e ad utilizzare solo piatti e tazze compostabili.
Abbiamo raccolto le stoviglie usate, poi con l'attrezzatura dei membri del nostro gruppo li abbiamo triturati e preparati per renderli compostabili".
Andras è in contatto regolare con Andrej Kržan, dell'Istituto Nazionale di Chimica della Slovenia, che coordina l'intero progetto BioComPack.
"Non usiamo ancora molti prodotti sostenibili, dobbiamo migliorare"
Ma perché è importante promuovere la conoscenza degli imballaggi biodegradabili qui in Europa centrale?
"Questa parte d'Europa ha in realtà molte competenze tecniche, anche nella produzione. Ma non utilizza ancora molti prodotti sostenibili. È in ritardo rispetto alla parte occidentale dell'Europa. Quindi abbiamo voluto riunire queste competenze per sostenerne un maggiore utilizzo, ma anche per vederla come un'opportunità economica, per meglio utilizzare queste nostre competenze", conclude Andrej Kržan.
Link utili
Progetto europeo BioComPack
Istituto Nazionale di Chimica di Slovenia
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La reporter
Giornalista internazionale, scrittrice e apprezzata poetessa, la collega basca - nata a Bilbao - di Euronews, Aurora Vélez García ha già realizzato numerosi episodi di "Smart Regions".
La trovate su Twitter come @goizlyon.