Ue, al via la nuova Commissione

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Di Stefan Grobe
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Passaggio di consegne ai vertici delle istituzioni europee, Junker cede la guida a Von Der Leyen

L'addio di Junker

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Passaggio di consegne alla direzione della Commisione europea, Jean-Claude Juncker ha ceduto il suo incarico ad Ursula von der Leyen.

La transizione è avvenuta all'insegna della semplicità. Juncker è sembrato piuttosto sollevato di voltare pagina e lasciarsi questi anni di complesso lavoro alle spalle. In sua memoria rimarrà un ritratto di cui probabilmente avrebbe anche fatto a meno.

Con questa ultima cerimonia si conclude il cambio della guardia ai vertici delle Istituzioni europee.

Donald Tusk aveva lasciato il suo posto di Presidente del Consiglio europeo al belga Charles Michel solo pochi giorni prima.

La strada in salita di Von Der Leyen

Ursula von der Leyen è ora ufficialmente alla guida della Commissione europea, ed è già in affanno per le sue promesse.

Un esempio? La parità di genere. La nuova Commissione rimane a maggioranza maschile e solo pochi commissari hanno scelto delle donne per dirigere i loro uffici.

Il suo Piano per l'ambiente di punta è già stato criticato dagli ecologisti ancor prima di essere presentato la prossima settimana.

Nonostante tutto, ci sono state giornate emozionanti tra addi e nuovi arrivi.

Leggi anche:

Ungheria, Ong denuncia elezioni truccate

Il governo nazionalista ungherese gode della maggioranza assoluta, il che conferisce al Primo Ministro Viktor Orban ampi poteri.

Eppure, le elezioni dell'anno scorso sarebbero state manipolate. A dirlo è un'Organizzazione non governativa che ha indagato sullo svolgimento del voto ungherese.

L'Ong sostiene quindi che se il voto non fosse stato truccato, il potere di Orban oggi sarebbe piu' circoscritto.

Abbiamo chiesto un commento al suo governo e al suo partito, ma non abbiamo ottenuto nessuna risposta.

Cop25, Germania travolta dal cambiamento climatico

Alla conferenza internazionale sul clima di questa settimana a Madrid, è stato pubblicato l'ultimo rapporto dell'Indice globale sui rischi climatici (Global Climate Risk Index 2019).

L'indice monitora i disastri legati al clima come ondate di calore, siccità e alluvioni, e i danni all'economia che ne conseguono.

Tra i tre paesi più colpiti dalle condizioni meteorologiche estreme ce n'è uno europeo: la Germania. Mentre gli altri due sono il Giappone e le Filippine.

Nel 2018, la Germania è stata interessata da temperature altissime e siccità. Fenomeni che hanno causato la morte di 1.300 persone e numerosi incendi.

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Il costo pagato dal settore produttivo è stato pari a 4,5 miliardi di euro.

Senza un vero cambio di rotta, i ricercatori prevedono che la Germania diventerà una zona a rischio permanente di disastri ambientali.

Leggi anche:

In quali paesi UE ci si preoccupa di più per il clima? (spoiler: non in Italia)

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