Gli ultimi mesi in Europa hanno ricordato duramente la potenza delle inondazioni e la devastazione che possono causare. Ma la natura, piuttosto che l'ingegneria pesante, può risolvere i nostri problemi di gestione delle alluvioni?
L'estuario della Schelda, nelle Fiandre, è da tempo molto colpita dalle inondazioni. Il suo paesaggio basso e il collegamento aperto con il mare lo rendono altamente vulnerabile alle mareggiate. Quando il livello del mare si alza in modo anomalo a causa di forti venti e bassa pressione atmosferica, questo fenomeno meteorologico può portare a inondazioni significative durante l'alta marea.
"Quando all'alta marea si unisce una tempesta sul mare e se la tempesta e il vento soffiano da nord-ovest, allora spingono l'acqua nell'estuario, quindi abbiamo bisogno di protezione", spiega Elias Verbanck, Project Manager del progetto LIFE SPARC.
Una soluzione naturale
L'innalzamento del livello del mare causato dai cambiamenti climatici non fa che aumentare questa minaccia di inondazioni. Ma anziché costruire barriere di ingegneria pesante, un progetto naturale chiamato LIFE SPARC mira a creare più spazio per il fiume Schelda, sviluppando al contempo un fiorente ecosistema dell'estuario.
Grazie a una rete di dighe e paratoie, le aree di controllo delle inondazioni fungono da cuscinetto, catturando l'acqua in eccesso durante le ondate di maltempo prima di rilasciarla lentamente nel fiume.
"Quando arriva un'ondata di maltempo e il livello dell'acqua è molto alto, l'acqua supera l'argine e fluisce dal fiume nell'area di inondazione controllata, alimentando l'area con l'acqua e le paludi, e poi quando c'è la bassa marea, l'acqua passa attraverso il sistema di chiuse per poi tornare al fiume", spiega Elias.
Ma la protezione dalle inondazioni non è l'unico beneficio.
"Queste paludi di marea sono importantissime per la natura. Sono molto rare", dice Elias e aggiunge: "Le paludi di marea d'acqua dolce sono importanti per i pesci, ma anche per gli uccelli; non solo per gli habitat e la fauna in sé, ma anche per le loro funzioni regolatrici. Sono importantissimi per l'equilibrio dei nutrienti nel fiume Schelda. In realtà sono fondamentali. Portano ossigeno nell'acqua, che è ovviamente molto importante per la vita, e questa palude ha anche una funzione di cattura e sequestro del carbonio."
Ripensare il nostro rapporto con l'acqua
La soluzione naturale lungo la valle della Schelda è solo un esempio di come i cambiamenti climatici ci costringano a ripensare la protezione dalle inondazioni e il nostro rapporto con l'acqua.
L'idea di lavorare con, e non contro, la natura, in modo da diventare poter sopportare meglio le inondazioni e la siccità causate dal clima, è stata anche un tema centrale della recente Green Week di Bruxelles.
"Pensavamo che le soluzioni tecniche avrebbero risolto tutto, ma notiamo che non è così, soprattutto ora col cambiamento climatico. Le soluzioni naturali possono aiutarci, ad esempio, trattenere l'acqua sui tetti e nei giardini e, su larga scala, dando spazio ai fiumi e mantenendo l'acqua nel terreno", ha dichiarato John Boon, della International Federation of Landscape Architects in Europe.
Facendo eco a questo sentimento, Elias conclude: "Non era possibile non fare nulla. Quando l'acqua non ha lo spazio di cui ha bisogno, se lo prende. Farebbe un disastro. Così abbiamo ideato un piano. Un piano con grandi aree per il controllo delle inondazioni, che abbiamo deciso di combinare con un nuovo sviluppo della natura."