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Che impatto ha la polvere sahariana sull'energia solare?

Che impatto ha la polvere sahariana sull'energia solare?
Diritti d'autore euronews
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Di Jeremy Wilks
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La ricerca mostra che gli eventi di trasporto di polvere sahariana possono colpire duramente la produzione di energia solare. Cosa si può fare quindi per gestire meglio il problema? Direttamente dall’Andalusia, Climate Now ci racconta gli sforzi per sconfiggere la polvere.

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Questo mese Climate Now si trova nel sud della Spagna per raccontare il crescente problema della polvere sahariana che colpisce la produzione di energia solare.

Anomalia di temperatura, maggio 2024. Dati forniti dal Servizio Cambiamenti Climatici Copernicus e il CEPMMT
Anomalia di temperatura, maggio 2024. Dati forniti dal Servizio Cambiamenti Climatici Copernicus e il CEPMMTeuronews

Il servizio relativo ai cambiamenti climatici di Copernicus ha rivelato che il maggio 2024 è stato il più caldo mai registrato, con temperature superiori di 0,65 °C alla media 1991-2020.

È il dodicesimo mese di fila in cui si registrano le temperature più calde per il mese in questione.

Anomalia di temperatura globale 1979-2024. Dati forniti dal Servizio Cambiamenti Climatici Copernicus e il CEPMMT
Anomalia di temperatura globale 1979-2024. Dati forniti dal Servizio Cambiamenti Climatici Copernicus e il CEPMMTeuronews

Nel maggio 2024 abbiamo assistito a condizioni meteorologiche estreme in molte zone. Le inondazioni in Brasile hanno causato lo sfollamento di oltre mezzo milione di persone, la regione di Delhi in India ha raggiunto un nuovo record mensile di 49,9 °C e la Finlandia ha emesso un'allerta per un'ondata di calore con temperature che hanno raggiunto i 27 °C.

In Europa, le forti piogge hanno provocato inondazioni nella Germania sud-occidentale, in Belgio e nell'Italia settentrionale.

Anomalia di precipitazioni, maggio 2024. Dati forniti dal Servizio Cambiamenti Climatici Copernicus e il CEPMMT
Anomalia di precipitazioni, maggio 2024. Dati forniti dal Servizio Cambiamenti Climatici Copernicus e il CEPMMTeuronews

Ingenti perdite di energia solare a causa della polvere sahariana

La polvere sahariana è nota in Europa soprattutto perché tinge il cielo di arancione, peggiora la qualità dell'aria e lascia un sottile strato di polvere su tetti e automobili. Ma è anche responsabile di un problema crescente, il cosiddetto "imbrattamento" delle celle solari.

Presso l’Università di Jaén in Andalusia, abbiamo incontrato il Dottor Eduardo F Fernández e la Professoressa Florencia Almonacid, tra gli autori di un recente studio che ha rilevato che un importante evento di trasporto di polvere nel marzo 2022 ha ridotto la capacità di produzione di energia solare fino all'80%.

Il Dottor Fernández ha dichiarato a Euronews: “Sembrava un ambiente marziano, perché tutto era diventato rosso”.

Il 2022 è stato un caso estremo, ma anche piccole quantità di polvere possono ridurre del 15% la luce che raggiunge le celle solari e, con la rapida crescita dell'energia solare in Europa, le perdite dovute all’imbrattamento potrebbero rappresentare miliardi di euro all'anno.

Per questo motivo, il team di ricerca di Jaén sta utilizzando i propri laboratori ottici per trovare delle soluzioni. Alcuni scienziati si concentrano sullo sviluppo di rivestimenti resistenti alla polvere, mentre altri studiano come la polvere si comporta in base a condizioni climatiche più calde o più fredde, più secche o più umide.

Ci sono molte variabili da considerare. Ad esempio, i grani di polvere possono essere di dimensioni o colori diversi e ciò potrebbe influire sulle prestazioni degli impianti solari.

Anche gli elementi di design fanno la differenza, ad esempio se un pannello è privo di telaio o ha un bordo rigido.

Secondo la Professoressa Almonacid, la polvere sahariana è particolarmente insidiosa: "Le particelle dalla polvere sahariana sono molto fini. E sono particolarmente difficili da pulire”.

Il dilemma del rapporto costi-benefici nella pulizia dei pannelli solari

L'azienda di energia rinnovabile Sonnedix si deve confrontare con la sfida dello sporco ogni giorno, tenendo sotto controllo la produzione di ogni sito solare e calcolando attentamente quando è più conveniente, da un punto di vista economico, pulire i pannelli fotovoltaici. La pulizia è costosa (circa 400-500 euro per megawatt), quindi ci sono dei compromessi da fare a seconda del prezzo dell'elettricità dell'impianto.

Il direttore operativo dell'azienda, Juan Fernandez, ha dichiarato a Euronews: "Quando ogni singolo chilowattora generato è importante per le entrate dell'impianto, questi grandi eventi di trasporto di polvere hanno un impatto”.

Ora collabora con i meteorologi per pianificare le sessioni di pulizia in base alla polvere e al tipo di precipitazioni, poiché una leggera pioggerellina può rendere i pannelli più sporchi, mentre forti acquazzoni possono lavarli gratuitamente.

"Un grave evento di trasporto di polvere sahariana potrebbe effettivamente portare a un calo significativo della produzione sulla rete e questo, per gli operatori, è potenzialmente un problema", spiega.

"Quindi anticipare, prevedere e una gestione proattiva fanno tutta la differenza", afferma.

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Gli eventi di trasporto di polvere sahariana sono aumentati a causa del cambiamento climatico?

Il recente aumento di questo tipo di eventi potrebbe far parte di una normale variazione climatica, oppure potrebbe essere qualcosa di diverso.

Un portavoce del servizio relativo ai cambiamenti climatici di Copernicus ha dichiarato a Euronews: "Sebbene non sia insolito che i pennacchi di polvere sahariana raggiungano l'Europa, negli ultimi anni si è registrato un aumento dell'intensità e della frequenza di tali episodi, che potrebbe essere attribuito a cambiamenti nei modelli di circolazione atmosferica".

Si ipotizza che questi cambiamenti nella circolazione atmosferica siano legati al cambiamento climatico.

"La scienza è sempre cauta nel trarre conclusioni, come è giusto che sia", afferma l'esperto di polveri Eduardo Fernández. "Ma stiamo assistendo a un numero sempre maggiore di eventi estremi, non solo di imbrattamento, ma anche di precipitazioni e vento.

Assistiamo a un numero sempre maggiore di eventi sahariani, che in Europa si spingono sempre più a nord, e il sospetto è che ciò sia dovuto al riscaldamento globale", conclude.

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