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Spariti in 240 secondi da più di 48 ore: corsa contro il tempo in Francia per recuperare i gioielli rubati al Museo del Louvre

Persone in coda all'esterno del museo del Louvre a Parigi lunedì 20 ottobre 2025, nonostante sia rimasto chiuso per tutto il giorno dopo la rapina di gioielli di domenica.
Persone in coda all'esterno del museo del Louvre a Parigi lunedì 20 ottobre 2025, nonostante sia rimasto chiuso per tutto il giorno dopo la rapina di gioielli di domenica. Diritti d'autore  AP Photo/Emma Da Silva
Diritti d'autore AP Photo/Emma Da Silva
Di Tokunbo Salako & Evelyn Ann-Marie Dom
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Continua la caccia alla banda di quattro ladri che ha compiuto quello che è stato definito il "colpo del decennio". Gli inquirenti vagliano tutte le piste, ma più passa il tempo più è possibile che le parure siano già state smontate e rivendute pietra per pietra

In Francia si stanno consumando accuse reciproche su chi sia responsabile della falla di sicurezza che ha permesso il furto in pieno giorno di parte dei gioielli della corona francese, domenica scorsa al museo del Louvre. Il museo chiuso dopo la rapina si prepara a riaprire mercoledì.

Il capo della sicurezza del museo parigino, il più visitato al mondo, Dominique Buffin, è stato invitato a dimettersi, mentre continua la caccia alla banda di quattro ladri che ha portato a termine il colpo.

Lunedì sera, funzionari dei ministeri della Cultura e dell'Interno si sono incontrati per discutere le misure di sicurezza e rivedere le protezioni in atto presso altre istituzioni culturali del Paese.

Secondo i funzionari, l'incursione dei ladri al Louvre è durata circa sette minuti, di cui meno di quattro all'interno dell'edificio.

Le squadre forensi stanno ancora analizzando e passando al setaccio la Galleria Apollo, dove erano custoditi i nove gioielli rubati, alla ricerca di indizi per risalire ai responsabili.

Grandi folle in fila per entrare al Museo del Louvre di Parigi lunedì, nonostante la notizia della sua chiusura dopo il furto di gioielli di domenica, 20 ott 2025
Una grande folla si è messa in fila per entrare al museo del Louvre di Parigi lunedì, nonostante la notizia della sua chiusura dopo il furto di gioielli di domenica, 20 ott 2025 AP Photo/Emma Da Silva

Louvre, quali sono le ipotesi al vaglio degli inquirenti

Secondo gli esperti di sicurezza, vi sono tre scenari per spiegare il clamoroso furto: una banda di professionisti che abbia agito su commissione; ladri che abbiano sfruttato la sicurezza deficitaria del museo; un'operazione di uno Stato straniero per imbarazzare la Francia.

Quest'ultima ipotesi può sembrare più adatta a un film hollywoodiano, ma nelle prime 48 ore dopo un furto di questo tipo, tutte le piste rimangono aperte. Di certo c'è che un degli oggetti rubati - un diadema dell'imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III - è stato ritrovato fuori dal museo e che il tempo ormai trascorso dal furto è giudicato sufficiente per avere già provveduto alla ricettazione della refurtiva.

I gioielli rubati hanno un "valore inestimabile" secondo le autorità francesi, ma sono altamente riconoscibili e dunque difficilmente vengono rivenduti sul mercato.

"Non ho mai visto un caso di furto su commissione. Hanno scelto questi gioielli perché pensavano di poterli smontare, togliere le incastonature, i diamanti, gli zaffiri e gli smeraldi e portarli in Israele, ad Anversa, in India, trovare un losco commerciante disposto a tagliarli", ha commentato l'avvocato e investigatore per il recupero di opere d'arte, Christopher A. Marinello.

Secondo l'esperto, le autorità interrogheranno chiunque abbia avuto legami con furti simili in passato.

Nel 2019, la Cgi, una società israeliana di investigazioni private, ha aiutato la polizia tedesca a catturare i criminali che si sono introdotti nel caveau verde di Dresda, uno dei musei più antichi del mondo, portando via gioielli per un valore di centinaia di milioni di euro.

Si ritiene che la stessa società stia aiutando gli investigatori francesi.

Le debolezze del Museo del Louvre

Altri esperti di sicurezza hanno sottolineato come il Louvre soffra del fatto che si parli molto delle sue scarse condizioni di sicurezza e manutenzione, il che lo rende piuttosto vulnerabile ai furti.

"Ci sono dispositivi di protezione perimetrale che reagiscono ai movimenti o alle vibrazioni, vetri rinforzati di qualità, pattugliamenti ed esercitazioni per interventi tempestivi, tutto ciò può fare la differenza", afferma Jean-Jacques Richard, consulente per la sicurezza globale.

In questa foto d'archivio la ministra della Cultura francese, Rachida Dati, va a un incontro con il primo ministro Sebastien Lecornu (13 ottobre 2025)
In questa foto d'archivio la ministra della Cultura francese, Rachida Dati, va a un incontro con il primo ministro Sebastien Lecornu (13 ottobre 2025) AP Photo/Aurelien Morissard

Secondo Richard però la sorveglianza ad alta tecnologia 24 ore su 24 richiede fondi. "Sì, c'è un prezzo da pagare per la sicurezza, ma l'assenza di misure sufficienti ha un costo anche quando gli oggetti del patrimonio nazionale scompaiono e, nel peggiore dei casi, si perdono delle vite. Nel caso del Louvre, non solo sono scomparsi oggetti di valore inestimabile, ma l'immagine stessa della Francia è stata offuscata", aggiunge Richard.

L'opinione sembra condivisa dalla ministra della Cultura francese, Rachida Dati, che martedì ha ammesso davanti ai legislatori dell'Assemblea nazionale che il furto è stato "un colpo doloroso per la nazione".

"Perché il Louvre è molto più del più grande museo del mondo. È una vetrina per la nostra cultura francese e per il nostro patrimonio comune", ha detto Dati che ha sminuito invece l'accusa di falle nella sicurezza del museo.

Secondo un inventario del museo si cerca di rintracciare ora:

  • un diadema di zaffiri;
  • una collana e un orecchino singolo di una parure legata alle sovrane francesi del XIX secolo Marie-Amélie e Hortense;
  • una collana e orecchini di smeraldi della parure dell'imperatrice Maria Luisa, seconda moglie di Napoleone Bonaparte;
  • una spilla reliquiario;
  • la grande spilla a forma di arco dell'imperatrice Eugenia. Nel frattempo il museo è rimasto chiuso anche lunedì dopo domenica. Le perdite economiche si aggirano già sugli 88 milioni di euro secondo i curatori del Louvre.
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